Bassa

Ambulanza multata: «Andava a 80 dove il limite è 50»

Il caso della sanzione comminata per eccesso di velocità ai volontari della Croce Bianca di Montichiari
Un telelaser di vecchia generazione in funzione sulle strade (archivio) - Foto © www.giornaledibrescia.it
Un telelaser di vecchia generazione in funzione sulle strade (archivio) - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Da un lato i cittadini che chiedono un maggior presidio per monitorare gli eccessi di velocità in tratte «calde» e pericolose del territorio, dall’altro gli utenti della strada che lamentano l’uso «indiscriminato», al punto - denunciano - di mostrare quasi più di tenere alla cassa che alla prevenzione, col telelaser impugnato dagli agenti come mezzo di deterrenza.

Nel mezzo il caso, ossia quello che riguarda una sanzione comminata per eccesso di velocità ai volontari della Croce Bianca di Montichiari, «pizzicati» qualche giorno fa dagli agenti monteclarensi a viaggiare a 80 all’ora sul tratto di strada percorso anche dalla pista ciclabile, tra il capoluogo e Vighizzolo.

«Hanno dato 170 euro di multa al conducente che ha anche dovuto salutare tre punti della patente che gli sono stati decurtati» è la lamentela che giunge al nostro giornale da persone vicine al mondo dei volontari monteclarensi. «L’autoambulanza procedeva in un tratto dove vigono i 50 all’ora a 80 km orari. Trenta in più sul limite previsto, senza sirene e senza lampeggianti accesi, a dimostrazione che l’Areu non aveva autorizzato quell’intervento come emergenza e dunque in deroga al rispetto delle norme del codice della strada», commenta il comandante Cristian Leali.

Sul tavolo della Croce Bianca resta quindi quel verbale «fastidioso» per chi svolge un servizio di pubblica utilità e a poco serve considerare che la sanzione è scattata «in assenza di una precisa ragione di emergenza che giustificasse quella velocità eccessiva».

Non a caso dal comando emerge che il conducente non ha dichiarato a suo discrimine la risposta ad una situazione di chiamata di emergenza. «L’autoambulanza è stata fermata e nessun paziente viaggiava a bordo», continuano dal Comando. Dura lex sed lex, verrebbe quindi da dire, tuttavia sembra che tra ricorsi annunciati e lamentele fatte a mezza voce l’ultima parola possa essere quella del Prefetto chiamato a dirimere la vicenda. E anche il possibile ricorso.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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