Bassa

Al Corvione arriva finalmente il rondò salva automobilisti

Dal 2001 al 2013 a Gambara si sono verificati, in quel punto della Sp24 49 incidenti di cui 3 mortali
Il taglio del nastro della nuova rotonda di Corvione - © www.giornaledibrescia.it
Il taglio del nastro della nuova rotonda di Corvione - © www.giornaledibrescia.it
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Un taglio del nastro attesissimo: l’agognata rotonda all’altezza della frazione Corvione a Gambara è stata inaugurata. Un traguardo raggiunto grazie alla collaborazione tra Amministrazioni comunali e Provincia che, unitamente, hanno colto quanto l’opera serva. I dati parlano chiaro: dal 2001 al 2013 si sono verificati, in quel punto della sp24 «Chiaviche-Cadimarco», 49 incidenti, di cui 25 con persone rimaste ferite, 14 con danni alle cose e 3 mortali.

La pericolosità del tratto era dovuta all’intersezione con due strade comunali - via per Remedello e via IV Novembre - e alla presenza di edifici che limitavano la visibilità. Il nodo si è risolto con la realizzazione di un rondò ellittico. La rotatoria è stata progettata e finanziata con 400.000 euro dalla Provincia. Ma anche il Comune ha fatto la sua parte, economica e operativa, provvedendo all’acquisizione di aree, alla demolizione dei cascinali, all’illuminazione dell’opera e al rifacimento del ponticello sulla roggia Canneta che è stato stralciato dal progetto provinciale proprio con l’obiettivo di avere la rotonda il prima possibile.

I cittadini del Corvione erano presenti al taglio del nastro, che ha visto l’intervento del presidente della Provincia Samuele Alghisi, di diversi sindaci dei paesi limitrofi e del neosindaco di Gambara Franco Stringhini: «Sin da quando ero assessore si è condotto il dialogo con la Provincia; poi, da consigliere di minoranza, ho rimarcato e condiviso sempre la necessità dell’opera». La definizione della progettazione e i lavori, infatti, sono avvenuti durante la precedente Amministrazione, guidata da Ferdinando Lorenzetti (ora in minoranza), che Stringhini ha voluto presente all’inaugurazione, per celebrare un’opera sulla cui utilità si è sempre stati concordi.

 

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