Bassa

Aggredisce la madre ed i carabinieri: scatta il codice rosso

Arrestato un 45enne di Pontoglio che ha minacciato i militari di prendere una pistola e sparare
I carabinieri del Radiomobile di Chiari -  © www.giornaledibrescia.it
I carabinieri del Radiomobile di Chiari - © www.giornaledibrescia.it
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Non esistono solo le procedure di codice rosso attivate per violenze tra coniugi, fidanzati o conviventi. Ce ne sono anche diverse che forze di polizia e procura della Repubblica devono mettere in campo per tutelare genitori da figli violenti. Ed è il caso della vicenda che ha visto finire in manette un 45enne di Pontoglio per l’aggressione, l’ennesima secondo i carabinieri, ai danni dell’anziana madre e la resistenza nei confronti dei militari che volevano arrestarlo.

La segnalazione alla centrale operativa dei carabinieri di Chiari è arrivata attorno all’una della notte tra martedì e mercoledì da alcuni residenti di Pontoglio che raccontavano di un loro vicino di casa che, seminudo, stava distruggendo il mobilio del giardino. Quando la pattuglia del Radiomobile è arrivata sul posto si è trovata davanti ad un uomo che i militari già conoscevano, tossicodipendente e disoccupato, per i suoi precedenti specifici per violenze in famiglia.

L’uomo, visibilmente ubriaco, ha intimato ai carabinieri di non avvicinarsi e non entrare nel suo giardino, altrimenti sarebbe entrato in casa, avrebbe preso una pistola e li avrebbe ammazzati. Ritenendo la minaccia reale e concreta i carabinieri hanno fatto irruzione in casa e non senza difficoltà hanno bloccato l’uomo e perquisito l’abitazione. Per fortuna non hanno trovato alcuna arma da fuoco.

All’interno della casa si trovava però l’anziana madre dell’uomo che poco prima aveva subito l’ennesima aggressione. L’uomo è stato portato in caserma mentre la madre soccorsa e medicata. Dopo il processo celebrato per direttissima per il 45enne è stato disposto il divieto di dimora nel comune di Pontoglio e non potrà quindi più avvicinarsi all’abitazione della madre. Una prescrizione che, se violata, potrebbe portare all’arresto e ad un’ulteriore aggravamento della posizione dell’uomo. La situazione è stata poi segnalata anche ai servizi sociali.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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