Addio a Franca Cominetti, una vita spesa per gli altri

Dopo una malattia che l’ha colpita all’improvviso, come un lampo a ciel sereno, si è spenta Franca Cominetti, vedova Fogazzi.

Franca aveva 79 anni ed era una signora fortemente impegnata nel sociale con uno stile del tutto personale fatto di buon senso, azioni concrete e saggezza. Una donna prestata un attimo alla politica, ma orientata istintivamente alla gestione dei fatti. Fondatrice del gruppo delle «Casalinghe bagnolesi», con determinazione ha portato avanti per decenni la sua azione a vantaggio delle donne, dando loro occasione di svolgere incontri informativi e di trascorrere del tempo in compagnia.

In contemporanea, per cinque anni, Franca era stata anche presidente della Fondazione Fasani. In quel periodo, con lungimiranza e sensibilità, diede avvio a significativi lavori di sistemazione degli ambienti introducendo anche novità importanti a livello operativo ed educativo, quali l’asilo nido e il preasilo.

Tutto, senza clamore, piedi per terra e senso del reale.

Franca Fogazzi, in effetti, non sfuggiva alle occasioni di impegno che gestiva senza bisogno di sollecitazioni e appoggi esterni. Piuttosto, spesso ha svolto un ruolo da traino affinché altre persone la seguissero in ciò che faceva a livello di volontariato con spirito indipendente e maturo, senza aspettarsi consenso o plauso. Costantemente presente alla Domus Salutis a Brescia, Franca era attiva per Telefono Azzurro e per tante iniziative di sostegno a gruppi locali e nazionali. Era disposta a scendere in piazza con vasi di fiori o sacchetti di arance o a stare ai fornelli con le amiche per le lattughe di Carnevale per l’oratorio o per l’Avis: il suo impegno non conosceva barriere.

Manca ai figli, Carlo, Paola, Giulia, ai nipoti e a tutti i parenti il suo dire schietto e preciso, la sua presenza efficace, la sua bella persona, coraggiosa e determinata. I funerali verranno celebrati in basilica questo lunedì alle 15.