«Accanto a Willy tanti folletti buoni»
Scaraventati nel buio. Lacrime, tormento, tensione, rabbia, attacchi di panico, sconforto. William e la sua famiglia dal 19 settembre vivono un calvario di profonda sofferenza. Proprio quella sera il 26enne travagliatese è stato brutalmente aggredito dalla sua ex fidanzata e da un complice; un'aggressione già di per sé inspiegabile, che lo diventa all'ennesima potenza per lo spietato accanimento sul ragazzo: gli versano addosso oltre un litro di acido. Una violenza che gela il sangue.
Da allora Willy (come lo chiama chi gli vuole bene) è in un letto di ospedale a Genova, sradicato dalla sua terra, ma non dalla sua vita. La famiglia, mamma Fiorella, papà Nerio e la sorella Tatiana, gli fanno da corazza. Ma non sono certo soli, anzi. Attorno a loro, e a Willy, si stringe quotidianamente un abbraccio potente e sincero che unisce le tante braccia dei loro amici. Ragazzi straordinari che ogni giorno vanno in Liguria per far sentire, anche fisicamente, la vicinanza affettuosa al loro amico. Non solo, domenica hanno dato vita a un pomeriggio di musica e intrattenimento - ospitato nel palazzetto travagliatese - con la finalità di raccogliere fondi per sostenere (anche concretamente) la famiglia di Willy.
Un evento che ha ottenuto un successo ben al di là delle più rosee aspettative. A nome della famiglia è Tatiana a esprimere il loro sentimento. «Vorrei che il mio ringraziamento arrivasse direttamente al cuore delle meravigliose persone che abbiamo accanto. Voglio ringraziare gli amici di Willy, il gruppo che ha messo anima e cuore per organizzare l'evento che si è svolto domenica».
Il grazie va così a «Vincenzo, Davide, Arianna, Sara, Sarah, Rita, Mery, Laura, Cristian, Antonio, Federico. Sono i miei bimbi, le mie sorelle, gli amici miei e dei miei genitori, i nostri nonni. E poi ancora, il sindaco Buizza, i volontari dell'ambulanza e della Protezione civile, e tutti gli ospiti che hanno partecipato al meraviglioso evento». Per la famiglia di Willy «è stato straordinario sentire il calore di tutte queste persone. Travagliato e Azzano uniti per mio fratello: qualora dimenticassi qualche ringraziamento, tutti sappiano che per ognuno c'è un posto nel nostro cuore». La mente di Tatiana in ogni secondo della giornata è a Genova, in quel letto d'ospedale dove il suo adorato fratello sta affrontando una nuova, durissima, tappa del suo cammino; da qualche giorno non gli vengono più somministrati i potenti antidolorifici: fin troppo facile immaginare lo stato, anche psicologico, nel quale è precipitato. Ora, più che mai, ha bisogno di sostegno.
«Non esistono parole per esprimere ciò che rappresenta l'appoggio di chi ci vuole bene - continua Tatiana -, è l'unica speranza verso la rinascita, la forza per vivere giorno dopo giorno questi terribili momenti. Camminiamo in un tunnel nell'attesa di uno spiraglio di luce, caricandoci di energia e forza da trasmettere a Willy, davanti a lui e per lui siamo sponda, roccia, terreno stabile». «Ma quando usciamo da quella stanza di ospedale la nostra armatura di ferro sembra sbriciolarsi, il dramma sembra poter aver il sopravvento; fortuna che c'è il nostro esercito di folletti a darci sostegno».
Folletti reali e magnifici che danno testimonianza di come la solidarietà sia più forte dell'acido, e della violenza. «Tutti insieme - conclude Tatiana - faremo il possibile, e anche l'impossibile, affinché Willy possa tornare a sorridere: lo aspettiamo a casa. Infine voglio dire a mamma e papà che stanno dando una prova di coraggio che definirei estremo: sono meravigliosi. La nostra famiglia è meravigliosa».
Francesco Alberti
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