A San Paolo gli alunni della scuola elementare diventano piccoli agricoltori
Metti il farro di San Paolo e la voglia d’imparare di una cinquantina di bambini della scuola primaria Anna Frank, aggiungici un campo preso in affitto dal Comune e l’esperienza di alcuni agricoltori, prendi l’indispensabile aiuto di una manciata di volontari e l’intraprendenza degli insegnanti, ed ecco la lezione di storia dal vivo.
Al laghetto di San Paolo dalla teoria si passerà alla pratica grazie a un progetto speciale e unico ideato dalla neonata associazione «Pagus Farraticanus», sodalizio costituito per tenere vivo un importante pezzo di storia di San Paolo, di villaggio dedito al farro.
Proprio così: gli alunni delle due classi quinte delle elementari, grazie a un percorso didattico ad hoc, impareranno le origini del noto cereale seminandolo per la prima volta proprio come facevano gli antichi romani.
Percorso
Quanto iniziato qualche settimana fa in aula proseguirà sabato alle 9 con la semina nel campo del Pagus Farraticanus. «Era un progetto che avevamo in testa da tempo - spiega il primo cittadino di San Paolo Giancarla Zernini -. Volevamo provare a riseminare il farro in un terreno che abbiamo in affitto al laghetto e lo volevamo fare per coinvolgere e far vedere ai bambini come si faceva e così, parlando con la scuola e con gli esperti, ma soprattutto grazie al supporto di "Pagus Farraticanus" abbiamo deciso di sviluppare un progetto didattico ad hoc.
Gli alunni impareranno, toccando con mano, come nasce questo particolare e raro cereale che ha fatto la storia del nostro paese. Non solo. Seguiremo poi la crescita e addirittura lo raccoglieremo alla vecchia maniera. Nel frattempo con delle belle e istruttive visite didattiche ne seguiremo la crescita».
Sabato i bambini riceveranno un vecchio borsone al cui interno troveranno 4 etti di farro. Ognuno di loro avrà un pezzo di terreno sul quale seminarlo e che sarà contrassegnato da un sasso con il loro nome. «Un esperimento davvero unico che - conclude il sindaco Zernini -, siamo certi piacerà ai nostri piccoli concittadini».
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