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A rischio l’asilo di Frontignano: raccolta firme del personale

Per i pochi iscritti nella frazione di Barbariga, si prospetta una fusione con la struttura gestita dalla fondazione Zucchi
La scuola materna di Frontignano - © www.giornaledibrescia.it
La scuola materna di Frontignano - © www.giornaledibrescia.it
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In questi giorni a Frontignano di Barbariga ci sono acque un po’ agitate poiché non è chiaro il destino della scuola dell’infanzia e nido Montessori Sant’Alberto. Stando alle voci che circolano in paese la scuola potrebbe essere smantellata, a favore della scuola dell’infanzia di Barbariga, gestita dalla fondazione Zucchi, o addirittura chiusa. Per questo motivo il personale dell’ente privato (nove dipendenti fra maestre e collaboratrici scolastiche), ha promosso una raccolta di firme da inviare alla Adasm - Fism di Brescia, per chiedere «di tutelare l’associazione Scuola dell’Infanzia Sant’Alberto difendendo l’autonomia e l’indipendenza della stessa».

Le firme, circa una settantina, sono state recapitate alla sede Bresciana della Fism.

La richiesta di solidarietà alla cittadinanza di Frontignano è stata accompagnata da una lettera in cui viene descritta nel dettaglio l’attività didattica che si svolge in questa struttura che applica il metodo Montessori. «Noi non sappiamo cosa ne sarà di noi, di questa scuola, di questa realtà – scrive il personale dell’ente - ormai ogni giorno girano voci sempre nuove». La preoccupazione riguarda certamente il posto di lavoro ma anche e soprattutto la qualità del servizio che viene offerto alle 40 famiglie, la maggior parte delle quali non è residente né a Frontignano, né a Barbariga, che hanno iscritto i loro figli perché credono nel processo educativo attivato in questa struttura.

«Questa scuola – si legge in un altro passo – funziona bene. È piccola ma completa e ci permette dunque di rafforzare i legami che ci sono all’interno di essa. Rivoluzionare una comunità che sta bene è come sganciare una bomba in un prato fiorito. Non vediamo dunque il motivo per cui persone al di fuori di questa scuola possano decidere cosa sia meglio per noi, scavalcando idee, considerazioni e convinzioni che abbiamo maturato insieme».

Il futuro. Riguardo l’iniziativa della raccolta delle firme il presidente dell’Adasm-Fism, Massimo Pesenti, che ha ben presente la situazione che si è creata nel territorio di Barbariga, sul quale sono presenti due scuole dell’infanzia e due nidi, ha detto che «la Fism da tempo sta promovendo le reti di scuole per far fronte ai contributi ministeriali insufficienti, all’aumento della complessità gestionale e al calo demografico che caratterizza il nostro paese. Questa proposta di rete - prosegue Pesenti - è già sperimentata a livello provinciale con esiti positivi. Si tratta di un cambio culturale da parte delle scuole che insistono sullo stesso territorio, che non devono vedersi come concorrenti tra di loro, ma al contrario devono lavorare in sinergia, nel rispetto della specificità di ciascuna».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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