Bassa

A Castrezzato c'è un bacino idrico per contrastare piene e siccità

Il Consorzio Oglio Mella ha riconvertito una cava con una capacità di 150mila metri cubi per evitare disastri legati alle inondazioni
La vasca ricavata nell'ex cava a Castrezzato - Foto © www.giornaledibrescia.it
La vasca ricavata nell'ex cava a Castrezzato - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Una struttura capace di limitare i disastri legati alle esondazioni dei canali durante le piene e allo stesso tempo di offrire un boccata di acqua per l’agricoltura nei periodi (sempre più lunghi) di «secca». È pienamente operativo il bacino idrico di Castrezzato: in questi giorni è stato avviato lo stoccaggio di acqua per l’irrigazione.

Lo spazio gestito dal Consorzio bonifica Oglio Mella è nato grazie al recupero di una cava pagato con fondi regionali: questo per contribuire alla sicurezza idraulica del territorio e consentire lo stoccaggio per l’agricoltura. In questi giorni, dopo il periodo di asciutta per la manutenzione ordinaria, l’acqua è tornata nei canali della pianura occidentale del Bresciano. Le precipitazioni dei giorni scorsi, poi, hanno fatto rimandare l’avvio dell’irrigazione nei campi della Bassa, permettendo così l’avvio delle operazioni di riempimento del bacino.

«Una parte dell’acqua che scorre nella roggia Trenzana-Travagliata - spiega il direttore del Consorzio, Cesare Dioni - è immessa nell’invaso. Questo consentirà di avere un tesoretto utile per affrontare la stagione irrigua, ma non solo: la funzione principale di questo intervento è la laminazione delle piene della roggia che consente, con l’alleggerimento delle portate in caso di forti precipitazioni, di mettere in sicurezza questa parte di territorio grazie a una capacità complessiva del bacino di 150mila metri cubi, di cui 75mila sempre disponibili per raccogliere le acque in eccesso».

L’installazione di un impianto di sollevamento consente invece di riportare nella roggia le riserve nella stagione irrigua, a beneficio di un comparto di oltre 1.500 ettari e con la possibilità di prefigurare la nascita di un distretto in cui sperimentare nuove tecniche d’irrigazione. «Col pensiero alla drammatica situazione in Emilia Romagna - commenta il presidente del Consorzio, Renato Facchetti - l’avvio della piena operatività del bacino costituisce un esempio concreto della capacità del sistema consortile di dare risposte alla necessità non più differibile di intervenire a tutto campo sulla gestione dell’acqua».

Il Consorzio Oglio Mella realizzerà altre vasche di laminazione a Travagliato, Torbole Casaglia, Castel Mella e Brescia.  

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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