Bassa

4 novembre: folla a Ghedi e bandiera del 6° Stormo al Quirinale

Folla all'aerobase proprio mentre Mattarella consegnava l'onorificenza della Croce di Cavaliere al vessillo che rappresenta i Diavoli Rossi
L'AEROBASE APRE LE PORTE
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In occasione della Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate, l'aerobase dell'Aeronautica Militare di Ghedi ha aperto le porte ai visitatori. Un'occasione per consentire a grandi e piccini di osservare da vicino i Tornado, i velivoli in uso dal 6° Stormo che vi ha sede, ma anche di salire in cabina, sentirsi raccontare qualche curiosità dagli stessi piloti e conoscere più da vicino una parte di quelli che sono i compiti affidati al reparto da oltre mezzo secolo operativo nei cieli della Bassa bresciana.

Proprio mentre molti bresciani erano in visita all'aeroporto, a Roma, il comandante dei Diavoli Rossi, il colonnello pilota navigatore Giacomo Lacaita, era al Quirinale, dove il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha insignito la Bandiera di Guerra del 6° Stormo dell'onorificenza della Croce di Cavaliere all'Ordine militare d'Italia.

Mattarella consegna l'onorificenza di Cavaliere all'Ordine militare alla bandiera

Il riconoscimento al personale di Ghedi deriva in particolare dall'impegno profuso nei cieli dell'Iraq nell'arco degli ultimi anni nelle ripetute missioni di ricognizione aerea, attraverso le quali è stata sviluppata parte dell'attività di contrasto al terrorismo nell'area nell'ambito dell'Operazione Prima Parthica. Di seguito il testo integrale della motivazione letto nel corso della cerimonia, nel corso della quale sono andati analoghi riconoscimenti anche ad altre unità delle forze armate (video):

  • Porte aperte all'aerobase di Ghedi
  • Porte aperte all'aerobase di Ghedi
  • Porte aperte all'aerobase di Ghedi
  • Porte aperte all'aerobase di Ghedi
    Porte aperte all'aerobase di Ghedi
  • Porte aperte all'aerobase di Ghedi
  • Porte aperte all'aerobase di Ghedi
    Porte aperte all'aerobase di Ghedi

«Prestigioso Stormo dell’Aeronautica Militare, dalle gloriose tradizioni, impiegato ripetutamente nei principali teatri di crisi al servizio della Comunità internazionale, in più occasioni sin dal 2014, ha partecipato con il suo personale ed i suoi velivoli all’operazione Prima Parthica sui cieli dell’Iraq, eseguendo missioni di ricognizione aerea diurne e notturne a diretto supporto dell’attività di contrasto al terrorismo islamico in terra irachena. Il coraggio, il valore, le spiccate virtù militari, l’amor patrio, lo straordinario spirito di sacrificio e la professionalità di tutto il personale del Reparto hanno permesso di raccogliere e analizzare dati e immagini su un elevatissimo numero di obiettivi al suolo, fornendo un determinante contributo alla sicurezza della popolazione irachena e delle truppe di Coalizione con straordinari risultati, riscuotendo unanimi apprezzamenti in ambito internazionale. (Cieli dell’Iraq, 2014 - 2020)».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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