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Tattile, la crisi si batte investendo in ricerca

2009 difficile: i ricavi passano da 20 a 13 mln.
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MAIRANO
La tecnologia applicata in modo creativo; ovvero offrire soluzioni innovative a problemi complessi. È sempre stato il segreto del successo di Tattile, uno dei primi produttori a livello europeo di sistemi elettronici, elettrici ed ottici per sistemi di monitoraggio del traffico, nella sicurezza, nel settore ferroviario e nelle aziende. Una mission raggiunta a «colpi» di investimenti in ricerca e sviluppo. Nel 2009 i costi capitalizzati a bilancio ammontano ad oltre 1,5 milioni. Tra i progetti principali che hanno preso corpo lo scorso esercizio c'è quello di una «smart camera» di ultima generazione, la Smart Reader M0 Plus, sensore ottico intelligente con possibilità di cambiare apparato ottico. O ancora i nuovi dispositivi «spire» che vanno installati sotto il manto stradale e hanno la capacità di riconoscere il passaggio di un veicolo dal peso che produce sull'asfalto.
Le quattro divisioni
L'azienda, nata 22 anni fa, si sviluppa oggi in quattro divisioni: la «industrial», che opera in tutti i settori del mondo industriale, dall'alimentare all'elettronico, dall'automobilistico alla robotica; la divisione «railway» che progetta e produce tutta la tecnologia dei sistemi per la sicurezza, l'informazione dei passeggeri su treni e metropolitane; la «traffic», divisione dedicata allo sviluppo di sistemi per il monitoraggio del traffico veicolare, della viabilità e degli accessi in aree che necessitano di un controllo automatico; infine «security», per la sicurezza nelle banche, nei negozi e nei luoghi a rischio.
Crolla il fatturato
Il 2009 è stato un esercizio difficile per Tattile srl, i principali clienti della divisione industriale hanno ridotto significativamente gli ordini, in tenuta invece gli ordini del traffico ferroviario - si legge nella Relazione sulla gestione allegata al bilancio firmata dal presidente Umberto Isoli -. Il fatturato è passato da 20,2 milioni del 2008 ai 13,1 del 2009; i costi della produzione sono stati di 14 milioni (erano di 20 milioni nel 2008); in calo il costo del lavoro che passa da 6,2 milioni a 4,7 milioni (i lavoratori sono passati da 107 a 87), registra un decremento in termini assoluti, mentre in termini di incidenza sul fatturato sale del 4%.
Tra i principali indici economici il valore aggiunto passa da 11 a 7,5 milioni mentre il margine operativo lordo (Ebitda) è passato da 4,7 milioni a 2,8 milioni attestandosi al 22% del fatturato. Gli ammortamenti registrano un incremento e passano da 1,3 a 1,6 milioni; in calo anche gli oneri finanziari netti che passano da 1 milione a 829mila euro. La società chiude l'esercizio con una perdita di 443mila euro, dopo aver passato imposte per 122mila euro.
Le prospettive per il 2010 sono tutto sommato positive. La ripresa delle vendite sta arrivando soprattutto dall'estero grazie agli investimenti nelle aree emergenti come Brasile, Messico, India e Turchia.
Nel 2009 infine la società ha proceduto al progetto di ristrutturazione societaria perfezionando l'iter di scissione parziale della Tattile srl - controllata per il 67% da Tattile Holding spa - con il trasferimento di parte del patrimonio immobiliare alla neo costituita società Atman srl con sede legale a Mairano.

Roberto Ragazzi

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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