Modine Pontevico paga la crisi dell'automotive
Singolare coincidenza: nel 2008 aveva avuto un utile netto di 1,4 milioni; nel 2009 una perdita di 1,4 milioni. Pochi dati danno la misura della doppia faccia dei due esercizi passati: quello ante crisi e quello post.
Il bilancio 2009 della Modine Pontevico sconta, in particolare, il cattivo momento che hanno attraversato (e in parte ancora è così) le aziende che operano nell'automotive, ovvero che costruiscono componenti per il mercato dell'auto e della motoristica in genere. L'emanazione della multinazionale americana ha registrato nel passato esercizio ricavi per 18,9 milioni (30 milioni l'anno prima).
Un calo drastico del volumi che ha comportato, dal gennaio 2009, il ricorso alla cassa integrazione. Fra i costi, l'azienda ha mantenuto sostenuti gli ammortamenti (1,8 milioni, 100mila euro meno del 2008); in calo il costo del lavoro (5,3 milioni; 800mila euro meno che nel precedente esercizio). Singolare anche l'anomalia (positiva) del saldo finanziario che è positivo per 216mila euro avendo la società solo conti attivi con il sistema bancario. Presidente del consiglio d'amministrazione della società è Stefano Castelli.
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