La Prontofoods dei record

MONTICHIARI
Eretico lui e controcorrente la sua creatura, la Prontofoods. Nell'anno horribilis - il 2009 - l'azienda di Montichiari fa il suo record di vendite (108 milioni, 6 più dell'anno prima) e di utili (11,6 milioni, un milione abbondante in più, come sempre alle riserve) grazie anche al pieno ingresso in azienda della Prolait, l'azienda francese di latte granulare rilevata a fine 2008. Un'anomalia, verrebbe da dire. Certo non l'unica nel panorama bresciano, di certo rarissima per i volumi - gli importi - in gioco. Del resto, Prontofoods è da anni che è anomala, così come eretico è il suo fondatore e presidente Luciano Pensante, uno che dell'azienda fa una ragione di vita, che non si è fatto «distrarre» dalla finanza, che ha sempre attuato la politica degli alti investimenti, che ha fatto soci tre giovani dipendenti, che quanto fruttato dall'azienda in azienda ha lasciato. Sapete quanti oneri all'anno paga alle banche Prontofoods con i ricavi sopra- ricordati? 86mila euro, per effetto di una patrimonializzazione che è pari alla metà (poco meno) del fatturato. Pensante non ha timore a cantare fuori dal coro: per lui l'Irap tanto contestata dai colleghi imprenditori è una tassa corretta, «che ha assorbito altre tasse». E a proposito di tasse, lui si stupisce - da liberale d'antan - «che i ricchi come me non siano stati toccati dalla recente manovra economica. Se il momento è davvero difficile, io dico che bisogna far pagare più tasse a chi più guadagna».
5 milioni di investimenti
E veniamo all'esercizio. Dal punto di vista economico-finanziario l'anno passato ha segnato il formale pieno ingresso nei conti e nell'azienda della Prolait, azienda di Nantes, fra i primi produttori di latte granulare. L'acquisizione rientra a pieno titolo nella graduale e costante strategia dell'azienda di accorciare la filiera. E quindi ove possibile, essendo Prontofoods un grande utilizzatore di questo tipo di latte (che usa per le sue preparazioni istantanee) l'acquisizione ha portato fatturato e creerà valore e margini ulteriori. Quanto agli investimenti l'esercizio ha confermato un trend abituale: poco meno di 5 milioni ripartiti fra Montichiari e l'unità distaccata di Sant'Olcese-Bolzaneto, nel Genovese dove Prontofoods realizza le bustine dell'Idrolitina e del Tè Maraviglia, due dei marchi della Casa (il terzo è il marchio-ammiraglio Ristora). Una cifra analoga la si andrà a spendere anche quest'anno. Un 2 milioni in realtà è già stato deciso per avviare una nuova gamma di prodotti in capsula (prodotti tipo capsule del caffè) con l'esclusione del caffè: in pratica quel che oggi si vende in busta liofilizzato potrà avere la sua confezione in capsule. In aggiunta si è già deciso di realizzare un magazzino semi-automatico per migliorare la logistica.
Alla caccia di nuovo valore
In ballo c'è poi qualche altro investimento. Pensante si mantiene qualche riservatezza. Più in generale, dice, «stiamo pensando di produrre direttamente alcuni componenti che ci servono per fare i nostri prodotti. È un modo per affrancarci dall'esterno e per avere il controllo diretto su componenti particolarmente delicati». Dal punto di vista dei volumi, i primi mesi dell'anno confermano un trend di crescita non travolgente, ma certo confortante se si guarda il quadro economico generale: «Un 3-4% in più di fatturato è ragionevole metterlo in preventivo», dice Angelo Romano, uno dei tre giovani ingaggiati da Pensante. L'assemblea dei soci ha proceduto a riconfermare il Cda. Con il presidente ne fanno parte la moglie Mirella e i due figli Anna e Marco, con Mario Zola, Giuseppe Bisi e Angelo Romano (vicepresidente).
Gianni Bonfadini
g.bonfadini@giornaledibrescia.it
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