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Il Calzificio Prisco scommette sulla grande distribuzione

La società di Lograto chiude il 2009 con un valore delle vendite stabile intorno ai 13,5 milioni di euro e punta a nuovi mercati di sbocco.
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LOGRATO
Concorrere in un mercato vastissimo come quello della calzetteria e avere a che fare con realtà imprenditoriali che possono beneficiare di un costo della manodopera molto più basso, è una sfida di non poco conto. Per alcune aziende bresciane del settore è stata una sorta di prova di sopravvivenza dalla quale ne sono uscite con le ossa rotte. Ma questo non è il caso del Calzificio Prisco di Lograto che, nonostante la concorrenza dei cinesi e l'aggravarsi della crisi economica, negli anni ha saputo rafforzare la sua posizione sul mercato (pur diminuendo i margini di redditività) e ora mira a potenziare la sua presenza nella grande distribuzione.
Nel 2009, la società guidata da Alfredo Prisco ha confermato il trend delle vendite dell'ultimo biennio superando la soglia dei 13,5 milioni di euro. Accanto al valore dei ricavi va rilevato che nei dodici mesi in considerazione, il calzificio di Lograto ha saputo ottimizzare i costi (-3,5% rispetto all'anno precedente) andando però ad ottenere un margine operativo lordo (il reddito della gestione caratteristica) pari a 665mila euro, di otto punti percentuali inferiore rispetto all'esercizio 2008. Il conto economico riporta inoltre una perdita di 214mila euro. Dal punto di vista finanziario, la società vanta crediti per 8,5 milioni di euro a fronte di un monte debiti di 13 milioni. C'è però da sottolineare che il Calzificio Prisco può contare su un patrimonio netto di 8,2 milioni di euro che comprende una riserva straordinaria di 4,4 milioni di euro. Al calzificio di Lograto fanno inoltre riferimento una serie di società con capitale russo attive nel settore della calzetteria (Ooo Edelveis, Ooo Planeta Kolgotok Mo, Ooo Anturium e Ooo Giazint) e la Prisco Srl che ha come oggetto il commercio di calze, filati e generi di abbigliamento e che a sua volta possiede una partecipazione (50% del capitale) del Calzificio Bellafonte di Castel Goffredo. Non da ultimo, nei primi mesi del 2010, attraverso la Pricker, il gruppo Prisco ha preso in affitto la Manifattura Sant'Ambrogio e la Legsa di Torbole Casaglia. Un radicamento dunque che secondo quanto traspare dalla relazione sulla gestione allegata al bilancio 2009, potrà compensare il previsto ridimensionamento delle vendite all'ingrosso e permetterà di puntare ad una maggiore presenza sul mercato della grande distribuzione.

Erminio Bissolotti
e.bissolotti@giornaledibrescia.it

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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