Design/1. Chris Bangle e il coraggio di saper guardare oltre le convenzioni
Passione, coraggio, capacità di guardare oltre le convenzioni e di mettere al centro l'esperienza e la professionalità della manodopera. Questi sono gli ingredienti della ricetta di Chris Bangle (designer di fama internazionale, noto soprattutto per aver rivoluzionato lo stile Bmw) per ridisegnare il nostro futuro. Concetti illustrati da Bangle nel corso della travolgente, e a tratti divertente, Lectio Magistralis «Progettare il futuro» che l'ha visto protagonista - per la prima volta - a Brescia, la scorsa settimana. Nel primo di una serie di incontri che l'Ordine degli Ingegneri di Brescia offre alla città, «con l'obiettivo di divulgare e sostenere la diffusione e l'importanza della cultura tecnica - recita il volantino di invito - in un momento di generale disorientamento e scadimento culturale ed economico del nostro Paese». Grande amore per il proprio lavoro e capacità di vedere oltre l'ostacolo: queste, secondo Bangle, le doti del futuro designer. Superare le convenzioni e immaginare forme nuove, seguendo le orme di chi, come Picasso o Mondrian, ha rivoluzionato l'arte, passando dalla fedele raffigurazione della realtà alla completa destrutturazione delle immagini.
A paradigma di questo concetto: Gina, la concept car di stoffa progettata nel 2001 da Bmw e lanciata nella rete nel 2008, con un filmato su youtube.
Gina, acronimo di Geometry and functions In N-Adaptions (in italiano, geometria e funzioni in un numero n di configurazioni), è un'auto davvero fuori dagli schemi: «Con Gina abbiamo osato, distruggendo le convenzioni che impongono alle automobili una pelle di lamiera - dice -, creando una vettura che non è solamente un'auto di stoffa». In Bmw si sono concentrati sul significato emotivo dell'auto, realizzando un prodotto che Bangle definisce addirittura sexy. Gina ha un telaio in metallo e fibra di carbonio, rivestito con uno speciale tessuto elastico e lucente, che permette all'auto - grazie a un sistema elettrico/idraulico - di cambiare forma. La struttura di Gina, infatti, può essere rapidamente modificata: la coda si allunga, i fari posteriori si accendono sottopelle lasciando trasparire la luce dalla carrozzeria. Sul muso si schiudono le palpebre di due fari-occhi anteriori. Inusuale anche l'apertura di cofano e portiere e le variazioni della forma dei sedili, che modificano l'ergonomia dell'abitacolo.
Il futuro del design, secondo Chris Bangle, passa anche attraverso la cultura sociale e non può prescindere dalla consapevolezza che nell'esperienza e nella creatività di chi concretamente realizza i prodotti è racchiuso il segreto del successo. «Auspico un modello di sviluppo basato su un nuovo umanesimo industriale - dice - che mette al centro la sapienza dei maestri artigiani, chiamati a produrre oggetti di qualità, superando la produzione in serie». Info: leggi l'articolo su www.sitoi.it.
Maria Cristina Ricossa
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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