Bathsystem: la crisi taglia il fatturato del 50%. Il bilancio chiude in rosso

CALCINATO
Dopo la flessione (marcata) del 2007 e quella (più lieve) del 2008, il fatturato della Bathsystem di Calcinato ha subito un crollo verticale nell'anno della crisi. Per l'azienda specializzata nella produzione di bagni in calcestruzzo e cucine prefabbricate, infatti, il 2009 si è chiuso con una riduzione dei ricavi superiore al 50%, a quota 9,3 milioni di euro, contro i 18,9 milioni dell'anno precedente, i 20,9 del 2007 e i 29,7 del 2006.
La riduzione delle commesse va di pari passo con la crisi dell'edilizia internazionale, anche perché l'impresa bresciana (che fa parte del gruppo Bana - Lorenzoni - Antonelli) esporta più del 90% delle propria produzione, vendendo la maggior parte dei bagni prefabbricati in Irlanda, Regno Unito e Norvegia. Dopo il boom degli anni 2002 - 2006, quando la Bathsystem ha quadruplicato i propri ricavi, il consiglio di amministrazione presieduto da Sandro Bana (e completato da Giovanni Antonelli, Giovanni Lorenzoni e Silvano Fantoni) affronta ora una fase di contrazione marcata degli ordini e una riduzione dei margini.
Il conto economico
Il bilancio 2009 dell'industria calcinatese (con un sito produttivo anche a Molinetto) si è chiuso con una perdita di 630mila euro (nel 2008 l'attivo era stato pari a 140mila euro, mentre il 2007 era stato archiviato con un utile di 1,6 milioni e il 2006 con un margine di 4,4 milioni).
Il valore della produzione 2009, considerando anche la svalutazione del magazzino per 800mila euro, è stato di 8,6 milioni (18,8 nel precedente esercizio). In calo anche i costi per le materie prime (3,2 milioni contro gli 8 del 2008) e per il personale (2 milioni contro 2,2). I costi si sono complessivamente attestati a 9,6 milioni (18,1 nel 2008). La differenza tra valore e costi della produzione è stata quindi negativa per un milione (positiva per 687mila euro nel 2008). Il risultato prima delle imposte è stato negativo per 757mila euro. Il Mol (o Ebitda, margine operativo lordo) è stato pari a -871mila euro, mentre l'Ebit normalizzato si è attestato a -727mila euro.
L'indice di indebitamento, vale a dire il rapporto tra il totale dei debiti e i mezzi propri, è pari a 0,70 (contro lo 0,85 dell'esercizio precedente). Nella relazione sulla gestione allegata al bilancio viene precisato che «non sussistono nè si prevedono per ora problemi di liquidità o situazioni di squilibrio finanziario».
Nel 2010 flessione ulteriore
La crisi non è comunque alle spalle, come evidenziato in allegato al bilancio approvato dall'assemblea generale della società lo scorso 30 aprile. La contrazione degli ordini, infatti, prosegue e i primi mesi del 2010 sono stati archiviati con un'ulteriore flessione del 30% circa dei ricavi, comportando il ricorso alla cassa integrazione (i dipendendenti sono circa 50).
A medio termine, tuttavia, le previsioni sono moderatamente positive, tanto che il consiglio di amministrazione prevede una ripresa dell'attività a pieno regime entro il secondo semestre dell'anno in corso.
Nonostante la crisi (o forse proprio a causa di questa fase difficile), proseguono gli sforzi della Bathsystem nelle attività di studi e ricerca. In particolare, è stato completato lo studio per la costruzione di cellule bagno alleggerite per le quali è stato ottenuto nel mese di dicembre 2008 il brevetto, registrato nel corso del 2009. Nel 2008, peraltro, l'azienda di Mazzano è stata inserita dall'Eurispes tra i cento casi di eccellenza del nostro Paese, per la capacità di penetrare nei mercati esteri. Ora l'obiettivo è tornare a crescere, lasciando alle spalle questi mesi complicati.
Guido Lombardi
g.lombardi@giornaledibrescia.it
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato