A2A e l'autolettura del gas «Dati anonimi per legge»

«Come è difficile comunicare i dati di consumo del gas tramite l'autolettura!». Oggi ci occupiamo della modalità che dobbiamo utilizzare quando il «letturista», cioè l'operatore incaricato dalla società di distribuzione, passa da casa nostra mentre noi non ci siamo e ci lascia la cartolina per l'autolettura nella cassetta della posta. Su questo tema sono arrivate numerose segnalazioni, che rilevano difficoltà causate da due motivi principali: l'assenza sulla cartolina di dati come il nome della società e il numero di telefono da contattare e, in un secondo momento, la poca chiarezza delle indicazioni telefoniche dei messaggi preregistrati, nel caso di chi ha sottoscritto un contratto con Asmea, la società del gruppo A2A.
Quella cartolina così oscura
Nessun nominativo della società da contattare, nessun numero di telefono per comunicare i dati rilevati sul contatore, nessun orario per sapere quando chiamare. Nessuna indicazione precisa, ma solo un generico «Informiamo che il nostro incaricato non ha potuto effettuare la lettura del contatore gas. Per maggiori informazioni sulla possibilità di trasmettere i dati di lettura del vostro contatore, vi invitiamo a contattare il vostro venditore di gas».
Perché sulla cartolina non può essere scritto il nome e il numero da chiamare, per agevolare soprattutto chi, come gli anziani, magari non ha molta dimestichezza con guide del telefono e Internet? La risposta arriva sia da Asmea, società del gruppo A2A, che dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas, i quali avvisano che bisogna distinguere fra società di vendita e società di distribuzione.
«In seguito alla liberalizzazione del mercato del gas e secondo i principi imposti dalle direttive europee, che impongono una separazione fra le diverse attività del mercato del gas, la lettura dei contatori non è più a carico di chi vende, bensì dell'impresa incaricata di distribuire la fornitura. Pertanto i letturisti non possono sapere, per ciascun cliente finale, quale sia il suo venditore» spiegano. Per fare un esempio, noi possiamo sottoscrivere un contratto di fornitura con Asmea - che è la società di vendita del gruppo A2A -, ma non è detto che sia A2A - che è una società di distribuzione - il distributore competente che serve il territorio in cui risediamo. Quindi, un operatore che esce per leggere i contatori nei Comuni serviti da A2A non può sapere se Giuliana, Vittorio, Dino e Girolamo abbiano sottoscritto un contratto con Asmea o con un'altra società, ed ecco perché la cartolina è standard e non specifica. «Il cliente dovrebbe comunque trovare tutte le indicazioni (modalità, recapiti e orari di contatto) per l'autolettura sulla propria bolletta. Questa va comunque consultata, dal momento che per trasmettere il dato dei consumi tramite l'autolettura è necessario comunicare anche il proprio codice cliente. Andrebbe quindi verificato che tali informazioni siano presenti sulle bollette» suggerisce l'Autorità per il gas.
Il dilemma dei tasti da premere
I nostri lettori Vittorio, Dino, Girolamo e Giuliana, perciò, o non hanno letto bene la bolletta, che per tutti e quattro è con Asmea, oppure il documento non riportava tutte le indicazioni utili, così come raccomanda l'Aeeg. Armati di guida del telefono, Internet e pazienza sono riusciti a trovare il numero verde per procedere con la trasmissione dei dati. «Provare per divertirsi» racconta Vittorio. Girolamo, 86 anni, dopo svariati tentativi desiste e ci chiama per capirne di più. Dino e Giuliana hanno scoperto che il risponditore automatico funziona sì 24 ore su 24, ma che i dati della lettura vanno necessariamente comunicati a un operatore in persona (e quindi solo in determinati giorni e orari). A questo punto, sarebbe utile che la voce del risponditore automatico informasse di questo fin da subito.
Laura Migliorati
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