Ambiente

Un blocco di ghiaccio grosso come il Duomo rischia di crollare

È allerta per il ghiacciaio di Planpincieux, nel massiccio del Monte Bianco. Evacuate una trentina di case
Il ghiacciaio Planpincieux è osservato speciale - Foto Ansa/Fondazione Montagna Sicura
Il ghiacciaio Planpincieux è osservato speciale - Foto Ansa/Fondazione Montagna Sicura
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Resta alta l’allerta sul ghiacciaio di Planpincieux, nel massiccio del Monte Bianco. Non dà tregua il rialzo delle temperature iniziato l’altro ieri dopo giornate di freddo, portando un aumento della pressione dell’acqua che scorre tra la roccia e un blocco grande come il Duomo di Milano. Cinquecentomila metri cubi di ghiaccio che - in base all’analisi dei tecnici - rischiano da un momento all’altro di sollevarsi e scivolare a valle, staccandosi dal resto della massa glaciale.

La conferma è arrivata nel pomeriggio dal bollettino di allertamento, ma già alle prime ore del mattino la situazione era chiara. Alle 5 le temperature erano «le stesse di giovedì e rispetto ai giorni freddi del 3 e 4 agosto siamo a 10 gradi in più», ha detto Valerio Segor, dirigente della struttura Assetto idrogeologico dei bacini montani della Regione Valle d’Aosta. «Seguiamo l’evoluzione - aggiunge - per cercare di uscire quanto prima da questa situazione».

Uno stato di allerta che per i tecnici può durare pochi giorni, perché strettamente legato alle temperature: almeno fino a domenica lo zero termico è previsto sopra i 4500 metri (il ghiacciaio si trova tra 2600 e 2800 metri), poi l’afa dovrebbe dare una tregua. Gli sbalzi termici impattano sulla consistenza dell’acqua, che da legante (quando è ghiaccio) può diventare motore del crollo (allo stato fluido). Secondo il sindaco di Courmayeur, Stefano Miserocchi, «il piano» di protezione civile «sta funzionando», gli accessi «sono presidiati» e «le misure» disposte da giovedì mattina «restano le stesse». Quindi permangono sia l’evacuazione di una trentina di case nell’abitato di Planpincieux sia la chiusura dell’accesso alla Val Ferret.

«Sul restante territorio di Courmayeur tutte le attività turistico ricettive e sportive procedono normalmente», tiene a precisare l’amministrazione comunale. Quasi a far eco al presidente della Regione, Renzo Testolin: «Non ci sono particolari situazioni di disagio da segnalare, né per residenti né per turisti a Courmayeur». Rassicurazioni che giungono dopo le lamentele di alcuni gestori di ristoranti e attività ricettive della vallata, dove in questo periodo di grande afflusso si registravano 2.000 presenze al giorno.

Un’emergenza che si aggiunge a una crisi politica e istituzionale grave nel Comune del Monte Bianco, che nei prossimi giorni sarà commissariato dopo le dimissioni, a fine luglio, della maggioranza dei consiglieri comunali, in polemica politica con Miserocchi (sindaco dal novembre 2017). Intanto all’imbocco della Val Ferret arriva già qualche curioso per osservare il ghiacciaio che, dopo la prima allerta dell’autunno 2019, è tornato a spaventare.

 

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