AmbienteGarda

Specie aliene nel lago di Garda: trovato a Sirmione il Trigol Mantovano

La Redazione Web
Si tratta di una pianta acquatica della famiglia delle Lythraceae, solitamente diffusa in Nord Africa e Eurasia (e, da qui il nome, nei laghi di Mantova). I suoi frutti, commestibili, sono simili alle castagne
Il Trigol Mantovano, noto anche come castagna d'acqua - Foto www.mincioedintorni.com
Il Trigol Mantovano, noto anche come castagna d'acqua - Foto www.mincioedintorni.com
AA

E adesso, c’è pure il Trigol Mantovano. Aumentano le specie aliene identificate sul lago di Garda, cioè quegli animali e vegetali non originari del bacino d’acqua dolce più grande d’Italia che però lo abitano stabilmente. Come ci sono arrivate? Introdotte dall’azione dell’uomo.

Dell’ultima rilevata - non pericolosa - dà notizia sulla sua pagina Facebook il Wwf Bergamo Brescia: in ben tre punti a Lugana di Simione è stato notato il Trigol Mantovano, scientificamente Trapa Natans e comunemente nota come castagna d'acqua.

Cos’è il Trigol Mantovano

Si tratta di una pianta appartenente alla famiglia delle Lythraceae, solitamente diffusa in Nord Africa e Eurasia (e, da qui il nome, nei laghi di Mantova). È una specie acquatica che galleggia in superficie oppure si radica al fondo melmoso, presenta foglie romboidali disposte a rosa e ricoperte di peluria. I suoi frutti sono commestibili e si consumano come le castagne di montagna: freschi, lessati o arrostiti. In passato dalla loro essicatura si otteneva la farina. A Rivalta sul Mincio, ad esempio, un piatto tradizionale è proprio il risotto con i trigoli.

A Mantova sono alla prese da tempo con il suo contenimento, ma non con l’eliminazione perché è una specie protetta, definita «vulnerabile», oltre che fitodepurante per l’acqua.

La Trapa natans galleggia a pelo d'acqua
La Trapa natans galleggia a pelo d'acqua

Le altre specie aliene

Ad oggi sono 45 (il bilancio sale a 46 se si aggiunge l’ultima recente scoperta) le specie aliene individuate nel lago di Garda. Tra le realtà che monitorano stabilmente la situazione, oltre alle Agenzie per l’Ambiente, c’è la Fondazione Edmund Mach, in Trentino. Dal 2008 la Fondazione monitora i gasteropodi (una classe di molluschi) e di bivalvi del Garda su una rete di punti sulle rive di tutto il lago. L’elenco, con la raccolta di rilevazioni e segnalazioni, viene aggiornato dal Centro di trasferimento tecnologico della Fondazione.

Nel grafico qui sotto, vi basterà scrivere nella barra di ricerca «invertebrati, vertebrati, macrofite o alghe» per leggere le schede di tutte le specie aliene del Garda.

Non tutte le specie alloctone sono pericolose, diventano invasive quando cominciano a colonizzare l’ambiente, instaurando – come succede nel lago di Garda – meccanismi di competizione alimentare con le specie autoctone o diventandone predatrici.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Icona Newsletter

@Buongiorno Brescia

La newsletter del mattino, per iniziare la giornata sapendo che aria tira in città, provincia e non solo.