Molti più Bufo Bufo dal monte al lago d’Iseo: «Aiutateci a farli attraversare»

Le Gev hanno già salvato oltre 1.800 rospi, contro i 129 del febbraio 2023. Servono nuovi volontari
In questo periodo dell'anno i Bufo Bufo scendono dai monti per raggiungere il lago
In questo periodo dell'anno i Bufo Bufo scendono dai monti per raggiungere il lago
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Umidità e temperature al di sopra della media hanno fatto sì che quest’anno la discesa dei rospi Bufo Bufo dal Monte Alto al lago d’Iseo sia cominciata in anticipo e interessi un numero mai visto di esemplari. Nel 2023, a febbraio, erano stati salvati 98 maschi e 31 femmine; quest’anno 1.192 maschi e 650 femmine.

Ogni sera

Considerato l’ incremento dei rospi, per evitare che muoiano sull’asfalto durante l’attraversamento, i volontari facenti capo alle Guardie ecologiche della Comunità Montana del Sebino lanciano un appello: «Aiutateci ad aiutare i rospi!». «È un progetto decennale, che può coinvolgere chiunque lo desideri - spiega il referente delle Gev Giuseppe Nalli -. Basta farsi trovare ogni sera tra le 19 e le 23 in via Risorgimento a Clusane d’Iseo, presso il distributore Keropetrol, per ricevere le informazioni necessarie e mettersi all’opera con guanti e secchielli oppure contattare le Guardie ecologiche alla mail guardiecologiche@cmsebino.brescia.it».

Quello che c’è da fare è raccogliere e trasportare i Bufo Bufo per far loro attraversare, in sicurezza, la Sp XII tra Clusane e Paratico.

Alcuni volontari delle Gev che a Clusane d'Iseo aiutano i Bufo Bufo
Alcuni volontari delle Gev che a Clusane d'Iseo aiutano i Bufo Bufo

La campagna

Questa - ricordiamo - è l’unica popolazione di anfibi presente a sud del lago d’Iseo. Ne è presente un’altra tra Tavernola e Portirone e una molto ampia sul lago d’Endine, tanto che l’azione di salvataggio svolta in primavera è divenuta istituzionale e, in collegamento con il lago d’Endine, le Gev forniscono i dati alla Regione Lombardia.

La campagna è iniziata nel 2012 grazie all’interesse di Alberto Gatti, volontario dell’associazione Monte Alto di Corte Franca che, vedendo i primi rospi in difficoltà, ha agevolato l’attraversamento. Nonostante i cartelli invitino a rallentare, ci sono infatti molti automobilisti indifferenti alla situazione. E l’aiuto umano è utile e a volte indispensabile.

Quello che dal Monte Alto di Clusane porta al lago, dove gli anfibi si riproducono, è l’unico «corridoio ecologico» della sponda bresciana. La realizzazione della struttura turistica Costa Verde in riva al lago ha in parte condizionato il loro habitat. La società, però, ha realizzato una rotatoria con appositi «corridoi» per gli anfibi, permette ai volontari di accompagnare i rospi verso il lago e segnala quando ci sono le prime discese e risalite.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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