«Mal’Aria ti tengo d’occhio»: via al monitoraggio di Legambiente
È un messaggio chiaro quello che vuole lanciare il Circolo Legambiente Valle dell’Oglio: dobbiamo occuparci della qualità dell’aria che respiriamo prima che sia troppo tardi. Proprio per questo sta per partire da Lograto il progetto «Mal’Aria ti tengo d’occhio».
Missione
Gli obiettivi della campagna itinerante di monitoraggio dell’atmosfera sono molti: «Innanzitutto vogliamo informare i cittadini perché sappiano realmente cosa respirano aumentando la loro consapevolezza con dati reali - sottolinea il presidente di Legambiente Valle dell’Oglio Franco Ferrandi -. Grazie alla nostra ricerca poi vogliamo indurre le istituzioni, e in primo luogo le Amministrazioni comunali, a muoversi per cercare una soluzione e garantire ai propri concittadini un ambiente sano in cui vivere».
Due fasi
La procedura operativa di monitoraggio si svolgerà in due momenti: la prima verifica, effettuata in un determinato luogo scelto in base alla presenza di fonti d’inquinamento significative verrà realizzata con un rilevatore portatile in grado di determinare la quantità di particelle nocive PM 2.5, PM 10, la formaldeide, i Tvoc (Composti organici volatili totali) e la concentrazione di anidride carbonica nell’aria. Seguirà una seconda fase che permetterà di avere dati più precisi e accurati: determinata infatti la criticità della zona, grazie all’analisi della composizione del particolato presente nell’aria, verrà posizionato nella stessa un sensore a postazione semi fissa che permetterà un controllo atmosferico prolungato per un periodo di tempo maggiore. «Questo è un progetto ambizioso e che molto probabilmente durerà vari anni, ma porterà importanti risultati - continua il presidente -. Raccoglieremo infatti dei dati non ufficiali ma significativi: non vogliamo sostituirci all’Arpa, ma offrirle un aiuto lavorando sul nostro territorio». La campagna partirà dal paese di Lograto dove vari cittadini preoccupati hanno segnalato proprio a Legambiente l’inquinamento di polveri sottili.
Timori
Il problema agita gli animi poiché non è esclusivamente ambientale ma anche, e soprattutto, sanitario: «L’inquinamento atmosferico, secondo le linee guida dell’Oms, è la maggiore minaccia ambientale alla salute umana - conclude Ferrandi -. Dobbiamo occuparci della qualità dell’aria senza mettere mai da parte l’argomento, agire subito e concretamente».
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