L’iceberg più grande al mondo si è staccato dall’Antartide
Un enorme iceberg, il più grande del mondo, si è staccato da una piattaforma di ghiaccio in Antartide e sta galleggiando attraverso il Mare di Weddell. Lo rende noto l’Agenzia spaziale europea (Esa).
L’iceberg, chiamato A-76, è lungo circa 170 chilometri e largo 25, con un’area di 4.320 chilometri quadrati, leggermente più grande dell’isola spagnola di Maiorca. Le immagini del distacco sono state riprese dai satelliti, riferisce ancora l’Esa.
Un altro grande iceberg antartico che aveva minacciato un’isola popolata da pinguini al largo della punta meridionale del Sud America da allora ha perso gran parte della sua massa e si è spezzato in più pezzi, hanno detto gli scienziati.Relive the birth of the #A76 iceberg with this stunning animation!
— ESA EarthObservation (@ESA_EO) May 20, 2021
The animation was created using four @CopernicusEU #Sentinel1 images and shows the giant slab of ice breaking off from the Ronne Ice Shelf on 13 May 2021.
A-76 is currently the biggest iceberg in the world😱 pic.twitter.com/h97PbYdo0y
«È attualmente l'iceberg più grande, ma non è anomalo in quanto iceberg di queste dimensioni si staccano dalle piattaforme di ghiaccio antartiche all'incirca ogni due anni», ha detto il glaciologo Massimo Frezzotti, del dipartimento di Scienze dell'Università Roma Tre.
«Il distacco degli iceberg è un fenomeno ciclico, che rientra nella fisiologia», vale a dire che è legato al comportamento dei ghiacci. La neve che cade sulla calotta, nel cuore del continente antartico, viene trasportata dai ghiacciai che scendono verso le coste e alimentare le piattaforme di ghiaccio galleggianti. Questo fronte di ghiaccio avanza ogni anno al ritmo di compreso fra 500 metri e un chilometro finché, come accade in tutti i ghiacciai, non si formano dei crepacci. Questi gradualmente si allargano finché la piattaforma non si stacca dando origine all'iceberg. Il distacco di un iceberg è quindi un fenomeno fisologico, legato all'avanzamento e all'arretramento periodico delle piattaforme di ghiaccio lungo le coste antartiche. «Non c'è relazione con il riscaldamento globale, ma questo non significa - rileva Frezzotti - che in Antartide non stiano avvenendo cambiamenti climatici. Il problema che stiamo osservando è che la criosfera sta cambiando e in Antartide non sappiamo se alcuni ghiacciai siano arrivati al punto di non ritorno».
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