L'attenzione all'ambiente spinge l'utilizzo del vetro
Più vetro nella spesa degli italiani. La sola produzione di bottiglie ha registrato un aumento del 5,4% nei primi nove mesi del 2019 rispetto allo stesso periodo del 2018. Ma è tutto il comparto che registra segno positivo. E oggi l'Italia è il secondo paese in Europa per quantità di contenitori prodotte, dopo la Spagna.
«Preoccupazioni sul fronte ambientale e della sicurezza alimentare - dice il presidente del comparto contenitori in vetro di Assovetro, Marco Ravasi - hanno aumentato significativamente l'appeal del vetro. I contenitori sono universalmente percepiti come garanzia di sicurezza e anno dopo anno il mercato ne richiede sempre di più». Questa la fotografia scattata nel primo Rapporto di Sostenibilità di Assovetro, l'Associazione Nazionale degli Industriali del Vetro aderente a Confindustria, realizzato da Ergo, Spin off dell'Università Sant'Anna di Pisa, che ha esaminato 18 aziende, 15 produttrici di vetro cavo e 3 di vetro piano che rappresentano, nel loro complesso, il 90% circa della presenza industriale installata in Italia.
«Con questo primo Rapporto - spiega il presidente di Assovetro, Graziano Marcovecchio - vogliamo raccontare le nostre attività a partire dai processi produttivi che hanno tutti il loro cuore pulsante nella fusione del vetro. Particolarmente rilevanti sono gli aspetti ambientali delle nostre attività. La circolarità, soprattutto, viene percepita di fondamentale importanza per il contributo, sia ambientale sia economico, che il vetro è in grado di garantire». In particolare, si legge nel rapporto, tra il 2016 e il 2018 è aumentata dell'8,2% la produzione (4,4 milioni le tonnellate di vetro prodotte nel 2018).
Inoltre aumenta il fatturato del 6%, realizzato prevalentemente con vendite in Italia; in salita gli investimenti in tecnologie e innovazione +44,2% (33 milioni solo per l'ambiente e la sicurezza); considerevoli le performance in economia circolare con il 76,3% di tasso di riciclo; riduzione della produzione di rifiuti e di consumi idrici; stabili le emissioni di Co2 e i consumi energetici, malgrado l'aumento della produzione; in crescita il ricorso alle fonti rinnovabili (il 26,20% nel 2018).
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