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La felice invasione del fistione turco a Desenzano: mai visti tanti esemplari

Alice Scalfi
Il raro uccello acquatico, in declino in tutta Europa, ha colonizzato una spiaggetta a Rivoltella
Il fistione turco nidifica nell'oasi-canneto - © www.giornaledibrescia.it
Il fistione turco nidifica nell'oasi-canneto - © www.giornaledibrescia.it
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Il Wwf la definisce una scoperta «spettacolare e importante»: il fistione turco a Rivoltella si è ricavato una piccola oasi e lì sono stati individuati almeno cento esemplari. È rarissimo imbattersi in questa specie di uccello acquatico nel nostro continente, e fino ad ora già trovarsi di fronte a una coppia era qualcosa di eccezionale. Uno stormo intero era semplicemente inimmaginabile.

E invece è accaduto e accade: i fistioni ormai da qualche tempo hanno scelto quella spiaggia è lì rimangono, alcuni riposando al sole, altri in acqua intenti alle prime danze d’amore. Durante la giornata, poi, oltre a starsene sulla spiaggetta, si spostano e arrivano tra i canneti di Sirmione, dove possono tranquillamente nuotare tra la vegetazione palustre che li ospita insieme a folaghe, germani e svassi.

Gli esemplari a Rivoltella - © www.giornaledibrescia.it
Gli esemplari a Rivoltella - © www.giornaledibrescia.it

Il fenomeno è iniziato nei primi anni Duemila ed è cresciuto fino agli straordinari numeri di oggi. Una straordinarietà che viene spiegata da Paolo Zanollo, del Wwf Bergamo Brescia: «La specie in Europa ha uno stato di conservazione sfavorevole ed è ritenuta in declino. Le principali minacce sono l’inquinamento e la bonifica delle zone umide d’acqua dolce. Fino a pochi anni fa vederli sul lago era un avvenimento raro, si potevano notare pochissime coppie nel basso lago, nella zona umida di San Francesco a Desenzano e tra i canneti di Sirmione. Oggi, una piccolissima spiaggia e qualche ciuffo di cannuccia a ridosso di una struttura per anziani di Rivoltella ci dimostra quanto siano importanti luoghi, anche se di modeste dimensioni, ancora naturali e non disturbati dall’uomo».

Stanziale

Il fistione turco è una specie classificata nella «lista rossa» perché potenzialmente minacciata: «La massiccia presenza che si sta verificando sul Garda negli ultimi periodi, con centinaia di individui, ha permesso la diffusione di questa specie anche ai bacini minori. Il nostro lago - spiega ancora Paolo Zanollo - è stato il primo bacino di dimensioni ragguardevoli a ospitare la nidificazione di quest’anatra tuffatrice, grazie alla presenza di canneti e alle acque poco profonde del basso Garda.

Con la Camargue, il Garda è tra le pochissime zone in Europa in cui il fistione si ferma tutto l’anno e la concentrazione cui si sta assistendo in questi giorni a Rivoltella deriva dal fatto che qui si ritrovano tutti gli individui che durante l’inverno sono sparpagliati sull’intera superficie del bacino: una vera e propria migrazione in piccola scala».

Il Wwf è già al lavoro per un progetto di conservazione dedicato alla tutela di spiagge e canneti, in particolare quelli popolati dal fistione turco.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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