Ecosistema Urbano: a Brescia i trasporti migliorano, l'aria resta critica
Brescia in calo nella classifica green, ma con riscontri solidi nel trasporto pubblico e nella raccolta differenziata. È la fotografia che viene scattata alla nostra città da Ecosistema Urbano 2024, il rapporto annuale di Legambiente realizzato con la collaborazione di Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore sui 106 capoluoghi di provincia per performance ambientali e mettendo a sistema i dati comunali 2023 raccolti da Legambiente ad eccezione di verde urbano (Istat, 2022), auto (Aci, 2023), incidenti (Istat, 2022), uso efficiente del suolo (dati 2022 Ispra) e dati sulla qualità dell’aria (rapporto Mal’Aria su dati Arpa regionali, 2023). La classifica che è stata realizzata tiene conto di 20 indicatori, distribuiti in 5 aree tematiche: aria, acqua, rifiuti, mobilità, ambiente.
Quest’anno la città regina green della vivibilità ambientale urbana è Reggio Emilia (80,66%), che risale la classifica passando dal quinto posto dello scorso anno al primo posto, superando così Trento, che scende in seconda posizione, e Parma, al terzo posto.
Brescia si posiziona al 30esimo posto con un punteggio del 62,69%. Nell’edizione del 2023, la nostra città era al 21esimo posto con un punteggio del 66,1%, un balzo in avanti di 13 posizioni rispetto al 2022, quando era 34esima. Sebbene la Leonessa abbia perso alcune posizioni, il punteggio rimane comunque sopra la media nazionale.
«Quest’anno – commenta Mirko Laurenti, dell’ufficio scientifico di Legambiente e curatore del report Ecosistema Urbano - sono stati introdotti alcuni cambiamenti ormai necessari per mantenere sempre aggiornato il nostro studio che è in continua evoluzione con l’obbiettivo di far sì che la classifica rispecchi sempre più la realtà urbana. Dai dati di questa edizione 2024 emerge, con ancora più evidenza, come l’unica via sostenibile per rilanciare davvero il Paese, cominciando dalle città, sia ripensare le realtà urbane del futuro con meno auto e più mezzi meno inquinanti, su ferro ed elettrici, più mobilità sostenibile ed economia circolare, più infrastrutture intelligenti».
I parametri ambientali nel 2024
Nella classifica di quest’anno Brescia si distingue per l’efficienza del trasporto pubblico, mantenendosi tra le città di medie dimensioni con un buon numero di passeggeri annui, confermando l’impegno verso una mobilità sostenibile.
La qualità dell’aria resta storicamente un punto critico. I livelli di biossido di azoto, ozono, PM2.5 e PM10 si attestano su valori superiori alla media. L’indice di energie rinnovabili installate su edifici pubblici è un altro parametro in cui Brescia fatica a competere, risultando significativamente distante dalle città di testa come Padova.
Viene poi considerato il capitolo raccolta differenziata: nel 2023, Brescia raggiungeva il 67,8%, con una produzione media di 521 kg di rifiuti per abitante. Quest’anno, si conferma un buon risultato in termini di raccolta differenziata, con un dato che rimane stabile intorno al 70%.
A livello nazionale
Allargando lo sguardo sulla classifica, nelle prime dieci posizioni dominano le città del nord Italia: dopo Reggio Emilia, Trento e Parma, seguono Pordenone, Forlì, Treviso, Mantova, Bologna, Bolzano, Cremona. L’Emilia Romagna è la regione con più capoluoghi green nella top ten, tra questi c’è anche Bologna, new entry e unica grande città nella prime dieci posizioni (lo scorso anno era 24esima) con un salto di qualità dovuto, soprattutto, alla raccolta differenziata (passata dal 62,6% al 72,9%).
Le altre metropoli arrancano: Milano si piazza al 56esimo posto in classifica, ma eccelle nel trasporto pubblico, mentre Napoli arriva quasi in fondo alla graduatoria, è 103esima, lo scorso anno era 98esima. Roma sale in graduatoria al 65esimo posto (nel 2023 era 89esima). Il centro Italia se la cava, con Macerata (23esima), Siena (26) e Livorno (29) tra i capoluoghi che si piazzano meglio in classifica. Male, invece, il Meridione con otto capoluoghi tra le ultime 10 della graduatoria: Caserta (98esima), Catanzaro (99), Vibo Valentia (101), Palermo (102), Napoli (103), Crotone (104), Reggio Calabria (105), Catania (106) che lo scorso anno era penultima. Da segnalare, invece, Cosenza (13esima) che pur peggiorando leggermente, è l’unica città del Sud nelle prime 15 posizioni, seguita al 24esimo posto da Cagliari.
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