Disastri ambientali a Brescia: marcia di protesta l'11 settembre
I comitati ecologisti del Bresciano puntano i riflettori sulle emergenze ambientali in tutta la provincia. Dagli scarichi abusivi all'inquinamento dell'aria, dal grande tema delle contaminazioni del sottosuolo all'energia sostenibile. L'occasione per riflettere sugli allarmi della Terra e del territorio è l'assemblea pubblica organizzata in piazza Paolo VI dal Presidio 9 agosto, che si batte per salvare il fiume Chiese dalla realizzazione di un maxi-depuratore.
Nel ventesimo giorno di raduno permanente sotto il palazzo della Prefettura, quasi 100 persone tra liberi cittadini e rappresentanti di decine di associazioni si sono incontrate per fare un bilancio della dura lotta intrapresa nel corso dell'estate. L'assemblea ha deciso così di rilanciare la battaglia organizzando una manifestazione itinerante tra le strade di Brescia. La data stabilita è per il prossimo 11 settembre alle 16, con partenza e ritorno dal presidio di piazza del Duomo. Negli anni sono stati numerosi i precedenti di mobilitazione di questo tipo nel Bresciano, tra cui quella del 2016 in cui sfilarono migliaia di partecipanti.
Le accuse sono ancora rivolte al commissario, nella persona del prefetto di Brescia Attilio Visconti, che ha scelto di portare la depurazione delle fognature del Garda occidentale a Gavardo e a Montichiari, nel bacino idrografico del Chiese.L'assemblea davanti al Duomo e al Broletto chiude così la prima fase delle iniziative a sostegno del fiume ma ne apre una nuova. «E da qui - promettono gli ambientalisti - noi non ce ne andremo fino a quando non avremo un confronto reale».
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