Differenziata, il «modello» Gardone Riviera conquista Kyoto
Le eccellenze della raccolta differenziata bresciane e italiane diventano «casi studio» a Kyoto, in Giappone, in occasione della conferenza internazionale «ACESD 2022 - 7th Asia Conference on Environment and Sustainable Development». Merito di Stefano Ambrosini, 40enne di Gardone Riviera, l’unico italiano invitato al forum di ricercatori e professionisti nel quale si presentano i nuovi progressi nel campo dello sviluppo sostenibile.
Dal Garda a Kyoto
Ambrosini è consigliere comunale con delega all’Ambiente nel Comune di Gardone Riviera da tre mandati e amministratore unico della Waste Management Specialist, società che offre supporto alla Pubblica amministrazione nell’avvio della raccolta differenziata e della tariffa puntuale. Nella sua relazione Ambrosini ha parlato di alcuni casi virtuosi italiani, rappresentati dai Comuni nei quali ha operato come consulente per gestire il passaggio alla differenziata.
«È stato un onore - racconta - essere l’unico italiano e tra i pochi europei presenti nel panel giapponese. Nello specifico ho relazionato sul modello italiano a cinque flussi di raccolta (carta, vetro, plastica/metallo, umido e secco) e sull’applicazione della tariffa puntuale in Italia, ovvero il sistema di calcolo della tariffa legato alla reale produzione di rifiuti. Gli uditori, prevalentemente asiatici o del medio oriente, si sono dimostrati molto interessati alla tematica in sé e ai risultati ottenuti nei Comuni italiani».
Tra questi ovviamente c’è Gardone Riviera, dove Ambrosini ha rivoluzionato il metodo di raccolta e gestione del rifiuto, passando da una quota di differenziata del 26,86% nel 2012 all’84,29% del 2020. E dove, lo ricordiamo, proprio nei giorni scorsi ha introdotto sperimentalmente il «cestino intelligente» che comprime i rifiuti grazie ad una pressa interna alimentata da un pannello fotovoltaico e avvisa quando è il momento di svuotarlo.
Modelli
Ambrosini ha portato all’attenzione della platea asiatica anche modelli di gestione relativi a realtà urbane di grandi dimensioni, come la città metropolitana di Cagliari, dove la differenziata è passata dal 20,87% al 70,72%, e dati relativi ad altri Comuni nelle provincie di La Spezia, Latina, Napoli, Pisa, Livorno e Teramo. Comuni nei quali Ambrosini ha avviato la sua «rivoluzione ambientale», fondata su un principio di coesione sociale e sulla diffusione della consapevolezza delle necessità di guardare al rifiuto come a una risorsa dell’economia circolare.
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