Carenza di acqua e reflui: prende forma la rete da 6,2 milioni tra Anfo e Bagolino
Dovrebbero concludersi entro quest’anno i lavori commissionati da A2A per il collettamento dei reflui fra l’abitato di Anfo e Ponte Caffaro, fino al confine col Trentino. Contestualmente, in parallelo lungo lo stesso tragitto, viene posata anche una tubazione di distribuzione dell’acquedotto, resa necessaria dalla carenza di acqua che ha caratterizzato i comuni di Anfo e Bagolino negli ultimi anni, data la siccità registrata.
Una tubazione che intende fornire una sorta di «mutuo soccorso» fra i due Comuni, oltre che permettere l’allacciamento di alcune località ad oggi escluse dall’approvvigionamento idrico, come la località Sant’Antonio e il cosiddetto «Villaggio degli Olandesi», entrambi in comune di Anfo, potenziando anche l’acquedotto della frazione di Liperone.
Fondi
Il progetto vale complessivamente 6,2 milioni di euro, è previsto nel programma degli interventi Uato ed è finanziato parzialmente da Regione Lombardia per un milione e 638mila euro. I reflui così raccolti verranno convogliati nella tubazione già esistente per raggiungere poi il depuratore di Sabbio Chiese e verrà dismesso il vecchio depuratore di Ponte Caffaro. L’opera è stata suddivisa in tre tratti con caratteristiche diverse. Da Anfo fino alla località Liperone il tracciato si sviluppa principalmente su sentieri esistenti fino alla Rocca d’Anfo.
Segue un tratto in versante, per il quale si rende necessaria la realizzazione di una pista. Avrà un andamento per lo più pianeggiante ed interesserà soprattutto proprietà private con accesso a lago, per poi proseguire con un tratto a lago. Il secondo lotto, fra Liperone e il confine con Bagolino, interessa per un primo tratto terreni privati; segue un tratto facilmente accessibile per il quale si prevede la realizzazione di una pista fino al Villaggio degli Olandesi, dove la tubazione è prevista a lago. Poi il tracciato guadagna poi quota fino a raggiungere il versante, fino a connettersi con un tracciato esistente per poi proseguire lungo sentieri già presenti. La terza parte raggiunge il depuratore di Ponte Caffaro, seguendo sentieri naturalistici già esistenti.
Lo sviluppo globale della rete è di 6500 metri (5100 ad Anfo e i restanti a Bagolino). Tracciati sui quali, in parte, potrà essere realizzato un tratto di ciclopedonale per unire il resto della Valle al Trentino.
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