Ambiente

Cambiamento climatico, l’appello alle istituzioni in 6 punti

La sesta edizione di Climbing for Climate è stata anche l’occasione per lanciare un appello per preservare il patrimonio ambientale e ridurre l’impatto del global warming
Il gruppo di UniBs a Climbing for climate - © www.giornaledibrescia.it
Il gruppo di UniBs a Climbing for climate - © www.giornaledibrescia.it
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La sesta edizione di Climbing for Climate è stata anche l’occasione per lanciare un appello alle istituzioni regionali e nazionali per preservare il patrimonio ambientale e ridurre l’impatto del global warming. Sono sei gli interventi che si chiede all’Italia di attuare.

I sei punti

Il primo è l’individuazione dei rischi per la preservazione del patrimonio e le opportunità e i benefici della sua tutela e valorizzazione, mentre il secondo è adottare meccanismi più rigorosi di attribuzione di un costo delle emissioni, in grado di ridurre drasticamente l’impronta ecologica in tutti i settori-chiave: industria, trasporti, turismo, energia, edifici, agricoltura, acque, suolo. Il terzo è individuare e implementare rapidamente misure incentivanti più concrete e strumenti finanziari innovativi che il settore pubblico e privato possano impiegare per la protezione, rigenerazione e valorizzazione dell’ecosistema e dei suoi servizi, in chiave sostenibile.

Al quarto punto c’è rivedere il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (Pniec), allineando i suoi obiettivi almeno con quelli di «Fit for 55» dell’Ue e per l’azzeramento delle emissioni nette al 2050, affiancandolo con un piano credibile di attuazione. Quinto punto attuare una profonda revisione dei sussidi ambientalmente dannosi, riducendo i sussidi diretti e indiretti alle fonti energetiche fossili. Infine, si chiede di mobilitare investimenti, sostenere cultura, ricerca e innovazione per la conservazione e valorizzazione del patrimonio locale.

Interventi e investimenti rivolti alla politica, da cui non è però esentato il mondo imprenditoriale. «Nel mondo delle imprese bresciano c’è una sensibilità crescente – ha dichiarato Francesco Castelli, rettore dell’Università di Brescia, presente sulla Marmolada –. Ma le istituzioni devono agire presto».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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