Biodiversità del grano: al via il progetto europeo «Agent»
«Costituire una rete europea di banche dei semi per una più efficiente gestione delle risorse genetiche, in grado di far fronte alle grandi sfide della nostra agricoltura, dai cambiamenti climatici, alla sostenibilità ambientale, alla sicurezza alimentare».
È l'obiettivo del progetto europeo Agent (Activated genebank network) con il fine di sbloccare - spiega una nota - il potenziale del materiale biologico conservato nelle banche dei semi convertendole da semplici depositi di semi a centri attivi di risorse digitali. Ad oggi, un totale di circa 7.4 milioni di accessioni (le entità presenti in una banca del seme) sono contenute in più di 1.750 banche genetiche in tutto il mondo. Il progetto Agent, coordinato dalla tedesca Ipk, (banca europea di germoplasma), è un Horizon 2020, di durata quinquennale, a cui aderiscono 19 Paesi, compresi Marocco e Israele.
Al progetto partecipa come unico ente italiano il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (Crea) con una collezione di 1000 varietà di frumento tenero. Il network di ricerca è focalizzato sulla cooperazione e sulla valorizzazione delle banche del germoplasma di orzo e frumento, attraverso una sorta di carta d'identità molecolare che faciliti l'individuazione e l'utilizzo dei geni, per integrare le risorse genetiche delle piante esistenti in moderni programmi di breeding.
L'obiettivo del progetto è di stabilire un nuovo standard internazionale per la gestione e la verifica delle banche vegetali e una valutazione approfondita e sistematica delle risorse genetiche delle piante, avvalendosi delle tecnologie bioinformatiche più innovative.
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