Al femminile

Un biglietto d’auguri alla prima sposa

Negli archivi parrocchiali i nomi e i cognomi degli ex coniugi restano lì, immarcescibili
Sposa e sposo - © www.giornaledibrescia.it
Sposa e sposo - © www.giornaledibrescia.it
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Non è detto che sia proprio il primo amore quello che non si scorda mai. Durante il corso della vita, di emozioni che agitano il cuore se ne provano più di una. Negli schedari della memoria c’è traccia di tutto, anche chi ha affrontato un divorzio ci trova le immagini felici di momenti che non esistono più.

Ci sono però dei luoghi in cui i matrimoni rotti durano per sempre, dove continuano anche dopo il consolidamento di nuove situazioni sentimentali, anche quando si crede di averli definitivamente archiviati. È proprio così, sui registri di Stato Civile dei Comuni e negli archivi parrocchiali i nomi e i cognomi degli ex coniugi restano lì, immarcescibili, insieme alle postille aggiunte a margine. Restano come macchie di inchiostro sui legami interrotti fra persone, tramandati ai posteri senza il diritto all’oblio.

Di recente mi è capitato di leggere un messaggio grazioso scritto da Mario alla sua ex moglie e il gesto risulta raro, quasi eccezionale: «Tanti auguri prima sposa!!!» Solo quattro parole seguite da troppi punti esclamativi, forse pensate e scritte tutte d’un fiato, che dicono qualcosa dell’uomo ma anche della donna alla quale sono indirizzate.

Per festeggiare il compleanno di una prima moglie bisogna aver ricucito i rapporti dopo le spiacevoli parentesi della vita. È indispensabile raggiungere un livello di pacificazione che scioglie i rancori, superare incomprensioni e sofferenza dopo aver smontato i mobili e diviso le famiglie insieme alle scodelle.

Anche un semplice augurio può diventare un gesto tiepido come il primo sole di primavera che per una frazione di secondo scuote la nostalgia residua accartocciata nei nascondigli del cuore.

La fine di una storia cancella i periodi felici e in ognuno degli ex rimane impressa solo la coda della relazione che, come per il pesce, è sempre la parte più dura. Dopo la separazione viene messa in atto una sorta di «damnatio memoriae» che scalpella tutti i simboli e i ricordi belli, ma lascia un nervo scoperto solo su quelli più dolorosi.

Se pochi imparano ad accogliere il destino infelice che è loro capitato, a nessuno viene mai applicato il condono sociale per un passato interrotto. Non sempre la colpa è degli Uomini, Cupido spesso sbaglia il bersaglio. A volte la sposa o lo sposo giusti non li prende neppure con il secondo tiro.

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