Non morire di amore per San Valentino
Una bara su un cartellone pubblicitario non si vede spesso. La frase che accompagna l’immagine è tremendamente «cringe»: «Ti aspettiamo, fai con calma!».
Quando realizzo che si tratta di un servizio funerario in offerta speciale, completo di cassa in legno lucidato, i muscoli facciali mi si contraggono in una smorfia di disagio imbarazzato.
Durante il Covid avevo sentito che dei necrofori sarcastici rivolgevano ai loro possibili clienti l’invito a rallentare nel trapasso con gli slogan: «Vaccinatevi!», «Siamo gli unici a farvi entrare senza green pass». Un umorismo nero che sembrava ispirato alla frase attribuita all’anarchico Bakunin: «Una risata vi seppellirà», ma questa vena ironica al limite dell’irriverenza può risultare cinica poiché i tabù che aleggiano intorno alla morte non sono mai stati sepolti. Tabù che sembrano superati dalla comunicazione attraverso i social, esorcizzati da impertinenti creativi fotografati e posti in cornice su una lapide di marmo dove è incisa la frase: «Sorridi la vita, è un mozzico».
Tutti purtroppo conosciamo il dolore che provoca una perdita, eppure la frase stampata sulla tazza della colazione: «Se la mattina ti svegli significa che è una bella giornata» può strappare un sorriso anche se il timore di morire è latente in tutti.
L’umorismo «total black» trae ispirazione dalla realtà dei vivi e in tempo di saldi «si applicano sconti su tutti i cappotti in legno». Una grande quantità di follower che seguono su Instagram li trova esilaranti e alcuni promettono di farsi cremare solo da loro. È quindi comprensibile come il caro estinto, soggetto economico nei canali comunicativi, sia diventato un argomento di tesi universitaria alla Luiss.
Non c’è avvenimento di rilevanza politica o sociale a cui non venga dedicato un post che riconduce all’aldilà. Infatti non è sfuggito neppure il rosa glitterato di Chiara Ferragni, della quale hanno scritto: «Se ora sponsorizzasse bare non morirebbe più nessuno».
Lascia però perplessi quello sulla festa degli innamorati, San Valentino, evocata con un mazzo di rose rosse e candele accese. Nulla di romantico per Riccardo Pirrone, il creativo «black» non ha lasciato dubbi: «Se trovi fiori e candele, o è San Valentino o è Taffo». Incrociamo le dita e pensiamo a una festa dell’amore bella e vitale, con tanti fiori e cioccolatini. Compagni e fidanzati regalino il tradizionale anello. Per un diamante ottenuto dalle ceneri dei nostri cari c’è sempre tempo.
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