Il lusso di scrivere un libro tutto per sé
L’ultimo giorno di lavoro di Lucia c’era il sole, aveva ingranato la marcia ed era partita.
Mentre percorreva il tratto di strada che per tanto tempo le era servito per riorganizzare i suoi pensieri e pianificare il lavoro sentiva crescere un’insolita sensazione di vuoto. Forse è stato in quel momento che ha deciso di scrivere la storia della sua vita attraverso una narrazione vera fino al midollo, dal sapore dolce come le cipolle di Giarratana ma anche aspro e succoso come i limoni di Sicilia.
La sua è una vicenda personale nascosta e straordinaria, una di quelle che restano confinate nel cerchio chiuso di milioni di esistenze. Ci ha impiegato dieci anni per entrare dentro i suoi ricordi, separarli e descrivere le sue passioni, le sue gioie, i suoi amori e i suoi numerosi interessi. Non le sono mancati neppure i dolori e, scavando in profondità, li ha ritrovati tutti.
Fin da giovane Lucia aveva imparato a cavarsela da sola, forte dei sui talenti che l’hanno resa determinata e aperta al mondo. Intelligente come pochi e un po’ strafottente come i suoi capelli rossi.
È andata a scuola prima del tempo e non ha terminato l’università ma il diploma magistrale non è certo il «pezzo di carta» sul quale ha contato. Nel lungo e variegato percorso lavorativo ha continuato a studiare e ad approfondire da sola, al punto tale che i laureati con i quali aveva a che fare la chiamavano avvocato, dottoressa o ingegnere a seconda della situazione.
Ha concluso la sua attività nella stanza dei bottoni della Telecom, rompendo quel soffitto in tempi in cui il cristallo era antisfondamento, raccogliendo i frutti di una grande perseveranza costata tanta energia perché era anche una moglie e la mamma disponibile di tre figli veri, nonché di due pelosi.
La lunga strada percorsa è diventata una costellazione di racconti agrodolce dedicati alla famiglia fissati su pagine di carta. Sulla copertina è raffigurato un campo di papaveri sotto un cielo azzurro intenso dove una ragazza dai capelli rossi guarda l’orizzonte.
Lucia, facendo stampare un libro destinato solo ai suoi cari, si è concessa il lusso esclusivo di non sprecare i ricordi della sua vita, ispirata da Gabriel Garcia Marquez che scriveva: «La vita non è quella vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla».
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