Al femminile

Finsero tutti felici e contenti

Una bidonata colossale di Capodanno, ospiti di un Totò conosciuto in vacanza in Grecia che si dava arie da milord
Brindisi di Capodanno - Foto Unsplash
Brindisi di Capodanno - Foto Unsplash
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Ogni volta, puntualmente, mi torna in mente Totò, un tizio conosciuto durante una vacanza in Grecia. Un «milord» con moglie e figlio, quotato per il suo camper «luxury», che la sera vestiva come un capitano di lungo corso con giacca e pantaloni bianchi. Impeccabile!

Noi, alquanto spartani, come i nostri amici Adriano e Ornella avevamo una piccola tenda ed eravamo sprovvisti pressoché di tutto.

Invitati a Milano per il cenone di capodanno, convinti di essere ospiti di persone raffinate, ci siamo vestiti con abiti da sera, portando in dono un profumo di «Mariabruna», un gran cuvée Franciacorta e un rinomato panettone di pasticceria.

Dalle indicazioni estive pensavamo di parcheggiare in piazza Duomo, ma il navigatore ci ha portati a Pioltello in un decoroso complesso di edilizia popolare che ha rivelato una condizione diversa da quella ostentata.

Il piccolo appartamento era sguarnito di mobili. Seduto su un vecchio divano dai braccioli sdruciti il ragazzino guardava il televisore dentro una vetrina, i cui pomelli risultavano esattamente al centro dello schermo. Anche la «mise en place» lasciava alquanto a desiderare, con piatti dozzinali e bicchieri della «Nutella» disegnati con immagini di gatto Silvestro. Freddi gli antipasti preconfezionati, affogati dentro un dito si gelatina dura. Tristi i tortelli di ricotta e spinaci strofinati con un panetto di burro crudo.

Mentre all’apertura di ogni bottiglia di vino veniva decantata l’annata, ci guardavamo attorno disorientati da un crescente senso di disgusto nel notare il tappeto lercio e gli armadietti della cucina a vista unti e bisunti. La cena mediocre ha reso ancor più lunga la serata. Ogni tanto controllavamo l’orologio in attesa della mezzanotte che sembrava lontana come la vacanza nella penisola Calcidica. La sorpresa però è arrivata dopo il brindisi, quando il «capitano» ha consegnato lo scontrino del supermercato per condividere le spese. Quindi, aperto i portafogli abbiamo saldato il conto, sbalorditi per aver diviso anche le presine e il guanto da forno, tre chili di parmigiano, due chili di burro e tutto il vino pregiato che sembrava provenire dalla loro cantina.

Arrivati nel parcheggio, come i botti è scoppiata una fragorosa risata, tutti d’accordo che si trattava di una bidonata colossale.

In alcune persone si nasconde un bugiardo che cerca di apparire migliore di quello che è, ma risulta patetico quando si espone fino a farsi scoprire. Totò mi tornerà in mente anche il prossimo anno. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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