Al femminile

Eppur mi son scordato di te

«Ciao, non mi saluti più?» Paolo con un’espressione un po’ triste si limita a dire: «Non ti avevo riconosciuta con gli occhiali e il cappellino»
«Sono passate molte estati dall’ultima volta che si sono incontrati»
«Sono passate molte estati dall’ultima volta che si sono incontrati»
AA

Sotto l’ombrellone in prima fila Elena è assorta nella lettura ma quando alza gli occhi ha un leggero sussulto. Davanti c’è un uomo che osserva un ragazzo in acqua: è Paolo il suo ex fidanzato. La figura di spalle attira la sua curiosità come una calamita, fatica a distogliere lo sguardo mentre un’onda di ricordi la investe in pieno.

Sono passate molte estati dall’ultima volta che si sono incontrati. Come accade di solito in queste circostanze si sono persi di vista. Lei si è trasferita a Milano, lui è rimasto a Napoli. Ha i capelli brizzolati ed è un po’ appesantito, Elena lo ha riconosciuto dal modo in cui reclina la testa quando è interessato a qualcosa.

Si domanda che cosa faccia sulla Riviera di Ulisse, proprio nello stesso stabilimento balneare che lei frequenta da oltre vent’anni. D’un tratto lui si gira, la guarda e senza salutare si avvia con una lenta camminata verso il suo ombrellone in terza fila. Lei torna al suo eBook mentre alcuni amici in fermento le si avvicinano per avvisarla: «Hai visto? C’è il tuo ex!»

Solo per coincidenza si incontrano vicino alla doccia. «Ciao, non mi saluti più?» Paolo con un’espressione un po’ triste si limita a dire: «Non ti avevo riconosciuta con gli occhiali e il cappellino». Mentre se ne va accenna un saluto e si apre in un fugace quanto inconfondibile sorriso. Finisce tutto così, con una vaga sensazione di dolcezza e di affetto residuo. Entrambi tornano ai propri figli, ai rispettivi coniugi e alla vita che si sono scelti dentro una normalità consolidata.

Ciò che resta dell’amore di alcuni ex lo può descrivere solo la letteratura come per i protagonisti del libro di Marguerite Duras «L’Amante», di cui riporto la frase conclusiva. «Dopo anni era a Parigi con la moglie. Le aveva telefonato. Sono io. Lei l’aveva riconosciuto dalla voce. Le aveva detto: volevo solo sentire la tua voce… Era intimidito, aveva paura come prima, la voce improvvisamente gli tremava. Lui sapeva che lei aveva cominciato a scrivere libri, l’aveva saputo dalla madre incontrata a Saigon… E poi sembrava che non avesse altro da dire. Ma poi glielo aveva detto. Le aveva detto che era come prima, che l’amava ancora, che non avrebbe potuto mai smettere d’amarla, che l’avrebbe amata fino alla morte».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Icona Newsletter

@News in 5 minuti

A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.