80 anni GdB

Relazioni, amore e ascolto: il doppio incontro per gli 80 anni del GdB

In sala Libretti la presentazione di «Chiamami adulto - Come stare in relazione con gli adolescenti» di Matteo Lancini e «Storia d’amore e macchine da scrivere» di Giuseppe Lupo
Matteo Lancini con Nunzia Vallini presenta il proprio saggio dedicato agli adolescenti - Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
Matteo Lancini con Nunzia Vallini presenta il proprio saggio dedicato agli adolescenti - Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
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«Fermarsi, stare, e ascoltare». Due libri, quelli presentati ieri pomeriggio nella sala Libretti del Giornale di Brescia - in un clima di festa per gli 80 anni del quotidiano, - completamente diversi. Non solo per la forma (un saggio e un romanzo), ma anche per il contenuto. Eppure qualcosa in comune «Chiamami adulto - Come stare in relazione con gli adolescenti» (Raffaello Cortina Editore), scritto dallo psicoterapeuta Matteo Lancini, e «Storia d’amore e macchine da scrivere» (Marsilio), del professore Giuseppe Lupo, ce l’hanno. Perché in fondo si parla di relazioni, di amore. Tra genitori e figli, tra innamorati e anche tra uomo e tecnologia, con tutte le implicazioni etiche che ne derivano.

Dialogando con il direttore del GdB, Nunzia Vallini, Lancini - docente universitario e presidente della fondazione Minotauro di Milano - ha messo in evidenza le difficoltà che affrontano gli adolescenti nel muoversi in una «società sempre più complessa e individualista. Il consiglio che posso dare ai genitori? Sedetevi con loro e ascoltateli per superare l’urgenza del fare e per imparare a stare nella relazione». Proprio per aiutare i ragazzi a non sentirsi «più soli in mezzo agli altri».

Giuseppe Lupo

Giuseppe Lupo - Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it
Giuseppe Lupo - Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it

Lupo, invece, parlando del suo romanzo insieme ai giornalisti Erminio Bissolotti e Francesca Sandrini, ha condiviso con il pubblico l’amore per la macchina da scrivere e quel «legame sacro che si crea con gli oggetti, che definiscono in qualche modo la nostra identità». Un amore romantico, come quello tra il protagonista e la sua amata, in un «romanzo in movimento» che tra i diversi temi affrontati ha posto particolare attenzione anche al rapporto tra uomo e tecnologia, senza tralasciare una forte ammirazione per chi ogni giorno - la storia inizia proprio da un’intervista - lavora nel mondo del giornalismo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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