Compleanni, gite e vacanze: i ricordi dei lettori legati al GdB

La nascita di un figlio o di un fratello. Un compleanno indimenticabile. Una gita con la scuola mezzo secolo fa. Uno stage che ha cambiato le prospettive. E ancora il giorno che Brescia si è avvicinata a Milano inaugurando la metro.
Ci sono i ricordi di tante vite in 80 anni di storia di un quotidiano, del nostro quotidiano. Alcuni ce li hanno regalati lettori che hanno visitato ieri la rediazione del GdB. Su tutti la signora Flores del Villaggio Sereno che oggi ha 87 anni, ma qualche decennio fa «proprio qui venivo a confezionare e spedire La Voce del Popolo. Si lavorava di notte, ma si guadagnava bene. Io ero già impiegata in una tipografia, ma facevamo i turni per arrotondare».
Anche Claudio di Borgosatollo ha in mente un episodio legato alla stampa: «Sono stato qui 45 anni fa con la scuola per vedere come si stampava e ricordo che al lavoro c’era un amico di mio papà. È un bellissimo ricordo e rientrare ora in questa struttura è stato davvero emozionante».
Per Daniela la prima memoria del GdB la riporta a Milano, dove è cresciuta e ha abitato fino al 1978: «Ho impressa la prima pagina del 3 marzo 2013, quando è stata inaugurata la metropolitana di Brescia. Quel giorno mi è sembrato di ritornare un po’ nella mia Milano».
Gli affetti
Ma sono spesso i ricordi affettivi a sollecitare di più la memoria dei lettori. Così Valeria di Castrezzato è «grata per gli annunci di compleanno per i miei familiari, che vengono sempre pubblicati. Un data? L’1 gennaio 2003, quando è nato mio fratello».
«Il 2 luglio 2011 è venuta al mondo mia figlia – racconta Stefano di Manerbio –. Ricordo che quel giorno qualcosa è scattato nella mia mente e ho pensato alla mia responsabilità di genitore e al dovere di documentarmi e avere sempre informazioni affidabili e corrette attraverso il Giornale». Per Cristina di Rodengo il ricordo più emozionante è legato al suo 18esimo compleanno: «Trovai una dedica dei miei genitori sul GdB, che mi fecero recapitare direttamente in classe».
Non solo date, ma anche luoghi nel cuore dei fedelissimi. Giacomo di Lograto, accompagnato dalla figlia Maria Sole di 7 anni, racconta: «Il GdB per me è il postino che lo recapita ogni giorno, fin da quando sono piccolo, nella cascina dove abitiamo. Sono alla terza generazione di abbonati e leggo ogni edizione dalla fine all’inizio, quando le mie figlie me lo permettono».
Per Francesco di Brescia il Gdb è «Jesolo con i nonni: ricordo l’orgoglio di essere mandato da solo in edicola, con le mie monetine, a comprare Topolino e il quotidiano della mia città».
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