Sentieri del Tempo Un cammino da «riconoscere»

Lettere al direttore
Lettere al direttore
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Attraverso la vostra rubrica vorrei chiedere se fosse possibile rendere nota la richiesta inviata al presidente Cai - sezioni Lombardia e provincia - con la richiesta di riconoscere il «mio» cammino Sentieri del Tempo, l’antico ponte tra Brescia, le valli e il lago di Garda.

In questi anni ho trovato grandissimi ostacoli per farlo riconoscere sia dalla Provincia, sia dalla Comunità montana e dai Comuni stessi dove passa, invece Regione Lombardia e l’ufficio Unesco l’hanno riconosciuto. Se potete darmi una mano ne sarei grata, perché con le mie forze, fisiche ma soprattutto economiche, non riesco ad andare avanti da sola.

Il percorso attraversa 15 paesi, diverse frazioni, 2 parchi, colline Bresciane, Basso e Alto Garda, Valsabbia, Valtrompia, Val Chiese. Il progetto, nato prima del Duemila, è regolarmente depositato e il logo regolarmente registrato come brevetto, con lo scopo di fare vivere a tutti i bellissimi luoghi di passaggio e le esigenze del turismo lento, la cultura, la ruralità e l’enogastronomia.
Silvana Piccoli
Istruttore di Trekking
e di camminata sportiva

Cara Silvana,

le facciamo volentieri da cassa di risonanza, senza entrare nel dettaglio della questione, così che essa venga affrontata in maniera diretta dagli interlocutori che interpella. Al netto di questa premessa diplomatica, pubblichiamo volentieri la sua lettera per due ragioni.

Primo: affinché le sia detto «sì» o «no», con relative motivazioni. Il giornale serve anche a questo: a creare ponti, specie quando «lento» non è soltanto il turismo ma pure il percorso burocratico di riconoscimenti, patrocini e certificazioni.

Secondo: come pretesto per ricordare a tutti la bellezza del mettersi in cammino, scoprendo in modo non superficiale i luoghi del nostro territorio, la cultura che li lega, i valori che esprimono. Considerato che siamo in piena estate e che il meteo pare volgere definitivamente al sereno, un buon modo per vivere questa stagione appieno, senza neppure bisogno di percorrere grandi distanze e spendere un patrimonio.

Su questo siamo certi che anche i sindaci, i presidenti delle Comunità montane e dei Cai locali saranno pienamente d’accordo. (g. bar.)

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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