Molesti e pericolosi Per i piccioni però nessuno interviene

Lettere al direttore
Lettere al direttore
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bito a Brescia, in un condominio. Da anni sopporto i piccioni invasivi che rumoreggiano e sporcano il mio balcone e il davanzale della finestra della mia camera. Balcone e finestra danno a Ovest. Le finestre a Sud e a Nord fortunatamente sono risparmiate.

Questa mattina il mio livello di sopportazione è stato superato. Dormo con la finestra semi aperta, con la tapparella abbassata in modo da lasciare uno spiraglio di una decina di centimetri. Dopo colazione sono tornata in camera e ho trovato la bella sorpresa: sul parquet davanti alla finestra e sul mio letto erano distribuite delle palline di escrementi. Sono inorridita!

I piccioni sono animali pericolosi, portatori «di circa 60 malattie, alcune delle quali mortali, contagiose per l’uomo e per gli animali domestici, i cui agenti patogeni vengono trovati nei loro escrementi». Così decido di segnalare il fatto.

Per primo, chiamo l’Istituto zooprofilattico, mi risponde una gentile signora, spiegando che per il mio problema l’interlocutore è Ats di viale Duca degli Abruzzi. Chiamo Ats, mi risponde una gentile signora: spiega che il mio interlocutore è il Comune di Brescia, settore Ambiente. Chiamo il Comune, settore ambiente, mi risponde una gentile signora: spiega che il mio interlocutore è l’amministratore del condominio. Chiamo l’amministratore del condominio: si dice sorpreso delle risposte ricevute e in ogni caso lui non può intervenire. In più i piccioni sono protetti, non posso eliminarli, se provassi a farlo andrei incontro a una multa salatissima. Che siano animali pericolosi riguarda singolarmente ciascun cittadino e non la comunità nel suo insieme

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Giovanna Portesi
Brescia

C

ara Giovanna,

planiamo lievi sulle sue rimostranze, sapendo che dobbiamo giostrarci tra Scilla e Cariddi. Da una parte c’è chi come lei solleva i problemi anche seri, sanitari, che la presenza dei piccioni comporta; dall’altra invece immaginiamo già grifagni gli sguardi di quanti sono convinti che il dominio degli esseri umani su questo mondo sia già eccessivamente invadente, ingombrante, dannoso.

In mezzo stiamo noi, come su un cucuzzolo al vento, consapevoli che la specie umana stia esagerando, senza però la coerenza di spogliarci dei privilegi conquistati negli ultimi sei o sette millenni.

Dobbiamo dirle la verità. Probabilmente se ci avesse posto il problema della coabitazione con l’elefante africano o l’echidna o finanche l’orso bruno che passeggia ciondolante sui monti tra Lombardia e Trentino, ci sarebbe stato più facile darle torto.

I piccioni invece... Diciamocelo, non è che vincano l’Oscar della simpatia e della tenerezza. Gli ornitologi ci scuseranno, ma nella scala degli animali molesti, si giocano il terzo gradino del podio, dietro i campioni indiscussi: mosche e zanzare.

Questo d’acchito. Poi ricordiamo che «nati non fummo per viver come bruti», rammentando che sono anch’essi creature che meritano rispetto. Se poi lo trovassero in campagna, invece che in un condominio, saremmo tolleranti assai di più. (g. bar.)

P.S. La «foto del giorno» qui sopra lo diciamo sorridendo, più che un caso, potrebbe essere un suggerimen

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Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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