L’importanza del posto di lavoro e un grazie sincero
Lettere al direttore
AA
Desidero esprimere i miei più sentiti complimenti a delle persone speciali, le quali mi danno la possibilità di crescere professionalmente e soprattutto personalmente. Ho la fortuna di essere entrato a prestare servizio presso questa azienda fantastica. Ringrazio il mio collega Simone che con la sua pazienza mi insegna e supporta il mio lavoro, non avendo mai svolto certe mansioni. Soprattutto sono molto grato alla signora Ferrari e al signor Ferrari, i quali mi danno l’opportunità di lavorare e crearmi un futuro. Sono sempre accolto con rispetto e affetto. Non avrei mai immaginato di trovare un luogo come questo. In passato ho avuto sempre brutte esperienze. Colgo l’occasione per dire a tutti loro che sono sempre nel mio cuore
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Daniele Tagliani
Castenedolo
Caro Daniele,
il suo è un candore contagioso, che mette a dura prova la nostra malizia e il sospetto che ogni gesto e parola nascondano un secondo fine.
Dicono sia l’esperienza a portare in dote la diffidenza. Può darsi.
Con i nostri lettori però il primo istinto è quello di fidarsi, di credere a ciò che scrivono, sia quando si tratta di critiche, sia - come nel suo caso - di complimenti. Anche perché, in questo tempo in cui il lavoro è a macchia di leopardo, con tante, troppe macchie, le storie positive non sono soltanto utili, ma necessarie. Ricordandoci che il tempo del conflitto a priori è ormai alle spalle e che se vogliamo sopravvivere in questo mondo variegato e cangiante, la strada più sicura è quella delle alleanze. A cominciare da titolari e dipendenti, azienda e lavoratori, consci di essere sulla stessa barca e non navigando due mari. (g. bar.)
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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