Manifestazione a Calenzano 'basta morti, servono più controlli'
FIRENZE, 11 DIC - Manifestazione oggi a Calenzano (Firenze) con centinaia di partecipanti, tremila secondo gli organizzatori, in occasione dello sciopero provinciale indetto da Cgil, Cisl e Uil dopo la strage di lunedì mattina al deposito Eni di via Erbosa. Numerose le delegazioni dei lavoratori, inclusa una dello stabilimento Eni di Livorno, tanti anche gli amministratori locali venuti a testimoniare la loro solidarietà per la seconda tragedia nel giro di pochi mesi nell'area fiorentina, dopo quella di via Mariti, lo scorso 16 febbraio, anche se hanno preferito lasciare la parola ai sindacati. La manifestazione, davanti alla sede del Comune, si è aperta con la lettura dei nomi dei cinque lavoratori che hanno perso la vita, nomi salutati da un lungo applauso e da un minuto di raccoglimento, a cui è seguito anche un ringraziamento ai vigili del fuoco, soccorritori e forze dell'ordine. Negli interventi il cordoglio, con qualche parola strozzata, ma anche rabbia, seppur composta. Con la rinnovata richiesta di una maggiore sicurezza nei luoghi di lavoro. "Servono più controlli e più ispettori", è stato ribadito dal palco. Ma non solo. Negli interventi istituzionali, sia il sindaco di Calenzano Giuseppe Carovani che il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani hanno evidenziato la necessità di ridiscutere il posizionamento di impianti ad alto rischio. In piazza fra gli altri, il segretario regionale del Partito democratico, il deputato Emiliano Fossi, "il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro deve essere sempre più centrale" e Nicola Fratoianni, parlamentare di Avs e segretario nazionale di Sinistra Italiana che a proposito delle morti sul lavoro, ha sottolineato come "il problema principale è che si parla sempre delle stesse cose, che andrebbero risolte una volta per tutte".
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