Italia e Estero

Domenica disinnesco residuato bellico, evacuazione per 5mila

Disinnescata, la bomba inesplosa del 1944 di oltre 2000 kg, ritrovata giorni fa in un cantiere nella periferia di Viterbo. Le operazioni coordinate dalla Prefettura di Viterbo, sono iniziate questa mattina all'alba con l'evacuazione di oltre 36mila viterbesi residenti in un'area di 1.400 metri di raggio dal punto di ritrovamento dell'ordigno. Alle 10.30 gli artificieri del 6° Reggimento Genio Pionieri dell'esercito, hanno iniziato l'intervento di disinnesco per la rimozione delle tre spolette, tutte ancora attivate e armate. Una volta rimosse, alle 15.30 il residuato bellico è stato caricato a bordo di un mezzo speciale e trasportato presso l'80° reggimento "Roma", dove sarà reso inoffensivo con la tecnica della lisciviatura, che prevede lo svuotamento della bomba tramite getti d'acqua ad alta temperatura. "Ringrazio di cuore tutti i cittadini per la preziosa collaborazione, se le operazioni hanno avuto successo si deve anche alla vostra serietà - ha detto la sindaca Chiara Frontini alla conclusione delle operazioni - Per questa complessa attività, erano stati organizzati 24 punti di raccolta verso 3 centri di accoglienza, dove le persone hanno potuto passare il tempo in compagnia, un ospedale da campo e un centro per le persone con particolari fragilità. Per la sicurezza erano stati messi in campo 9 droni e 55 varchi presidiati dalle forze dell'ordine. Inoltre, erano stati stati organizzati centri per ospitare i nostri amici a 4 zampe e un gazebo informativo per i pellegrini in cammino su Viterbo. Tutto questo - ha concluso Frontini - non sarebbe stato possibile senza la perfetta sinergia che c'è stata tra tutte le istituzioni". ANSA/ESERCITO ITALIANO ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++ NPK
Disinnescata, la bomba inesplosa del 1944 di oltre 2000 kg, ritrovata giorni fa in un cantiere nella periferia di Viterbo. Le operazioni coordinate dalla Prefettura di Viterbo, sono iniziate questa mattina all'alba con l'evacuazione di oltre 36mila viterbesi residenti in un'area di 1.400 metri di raggio dal punto di ritrovamento dell'ordigno. Alle 10.30 gli artificieri del 6° Reggimento Genio Pionieri dell'esercito, hanno iniziato l'intervento di disinnesco per la rimozione delle tre spolette, tutte ancora attivate e armate. Una volta rimosse, alle 15.30 il residuato bellico è stato caricato a bordo di un mezzo speciale e trasportato presso l'80° reggimento "Roma", dove sarà reso inoffensivo con la tecnica della lisciviatura, che prevede lo svuotamento della bomba tramite getti d'acqua ad alta temperatura. "Ringrazio di cuore tutti i cittadini per la preziosa collaborazione, se le operazioni hanno avuto successo si deve anche alla vostra serietà - ha detto la sindaca Chiara Frontini alla conclusione delle operazioni - Per questa complessa attività, erano stati organizzati 24 punti di raccolta verso 3 centri di accoglienza, dove le persone hanno potuto passare il tempo in compagnia, un ospedale da campo e un centro per le persone con particolari fragilità. Per la sicurezza erano stati messi in campo 9 droni e 55 varchi presidiati dalle forze dell'ordine. Inoltre, erano stati stati organizzati centri per ospitare i nostri amici a 4 zampe e un gazebo informativo per i pellegrini in cammino su Viterbo. Tutto questo - ha concluso Frontini - non sarebbe stato possibile senza la perfetta sinergia che c'è stata tra tutte le istituzioni". ANSA/ESERCITO ITALIANO ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++ NPK
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GORIZIA, 23 AGO - Le operazioni di disinnesco del residuato bellico rinvenuto ieri nella zona del cantiere per la nuova stazione ferroviaria di Nova Gorica saranno perfezionate già domenica mattina. Lo ha reso noto il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, al termine di un vertice in Prefettura cui hanno partecipato forze dell'ordine e amministratori italiani e sloveni. L'evacuazione dalle abitazioni, poste in un raggio di circa 600 metri dalla piazza della Transalpina, avverrà dalle 7 alle 9, mentre dalle 10 entreranno in azione gli artificieri. In totale, dovranno lasciare le proprie case circa duemila residenti a Gorizia e 3 mila a Nova Gorica. Sarà utilizzato il medesimo protocollo del marzo scorso e del luglio dello scorso anno, quando vennero disinnescate altre due bombe della Seconda guerra mondiale rinvenute nel corso dei lavori per la ristrutturazione della stazione, in vista di Go!2025 capitale europea della cultura.

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