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Nicola Ruffoni: «Sono allibito, dimostrerò la mia innocenza»

Il castenedolese: «Una vicenda poco chiara dopo le polemiche sul nostro invito»
Nicola Ruffoni, ciclista escluso dal Giro d'Italia - © www.giornaledibrescia.it
Nicola Ruffoni, ciclista escluso dal Giro d'Italia - © www.giornaledibrescia.it
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«Allibito e assolutamente estraneo ai fatti contestati». È un Nicola Ruffoni scosso, ma nel contempo sicuro quello che raggiungiamo telefonicamente in Sardegna pochi minuti dopo la notizia che ha turbato il Giro durante la presentazione ufficiale: Ruffoni e Pirazzi entrambi della Bardiani Csf, squadra invitata al Giro, sono risultati positivi a un controllo a sorpresa il 25 e 26 aprile scorsi.

Secondo i comunicati dell'Unione ciclistica internazionale i due avrebbero assunto l'ormone della crescita. «É pazzesco - dice il bresciano di Castenedolo, reduce da due splendidi successi di tappa al Giro di Croazia - nemmeno ci frequentiamo io e Pirazzi e secondo l'Uci avremmo assunto la stessa sostanza. Prima di condannare però invito i facili detrattori a riflettere. Io svolgo questa professione per passione, la mia famiglia ha un'azienda ben avviata e io non ho alcun interesse economico e sportivo ad alterare le mie prestazioni. Peraltro lo sanno tutti che ormai ti beccano subito.

Prima del controllo del 25 aprile ne avevo subiti altri sei da inizio anno e altri due qui in Sardegna. Mi sono sempre sottoposto ai controlli del sangue nella certezza di non aver mai barato. Ora questa tegola. A casa farò subito controlli per dimostrare a me stesso di essere pulito, poi mi sottoporrò alle controanalisi. Se dovesse emergere una positività abbandonerò questo sport. Ma l'intera vicenda, dopo le polemiche sul nostro invito al Giro, mi puzza tanto di complotto».

Ai sensi del regolamento interno e di quello del Giro, Ruffoni e Pirazzi sono stati allontanati dal team che si riserva, in caso di positività alle controanalisi, di licenziarli e chieder loro i danni. Il bresciano, 26 anni e 6 centri in carriera, non ci sta a far da capro espiatorio. «Ho visto che è già iniziata la gogna mediatica, purtroppo questo ambiente si sta rivelando di m... Se le cose stanno così, lascio il ciclismo. Ne guadagnerò in salute e serenità. Ma prima voglio dimostrare la mia innocenza».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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