Rovato, accordo tra Manenti e Belotti: la civica si spacca

L'ex sindaco Roberto Manenti, candidato in una civica (14%), scaricato dai suoi dopo l'accordo con il candidato leghista Tiziano Belotti (13,5%)
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Acque (ancora) agitate nella politica di Rovato. Il tema caldo di queste ore è il sostegno dell’ex sindaco ed ex esponente della Lega Roberto Manenti al candidato Tiziano Belotti (Lega Nord - Fi - «Per Rovato») al ballottaggio di domenica 14 giugno, quando sfiderà nuovamente nelle urne Angelo Bergomi (Pd- Rovato civica - Insieme). 

Per Marcello Poblete, il più preferenziato nella civica «Roberto Manenti sindaco», si tratta di «una scelta personale, non concordata con il gruppo». Lo scorso 31 maggio la lista risultò la seconda più votata a Rovato (14%) dietro al Pd (20,6%) ma davanti al Carroccio (13,5%). Poblete dice no ai termini dell’intesa, esprimendo «forte perplessità in merito all’accordo di Manenti con Belotti e Pierluigi Toscani, che di fatto ci esclude dal Consiglio comunale, così come siamo stati esclusi da ogni trattativa».

Senza apparentamento, in Consiglio entrerà solo Manenti, che per Poblete ha di fatto scaricato la propria lista in cambio «del futuro ruolo, retribuito, di presidente del consiglio. L’accordo - svela sempre Poblete - prevede anche una presunta delega alla Sicurezza, senza però diventare assessore», nomina che avrebbe comportato le dimissioni da consigliere e l’ingresso quindi di uno tra Poblete e l’ex capogruppo leghista Sonia Amighetti, che già lunedì aveva ribadito di «non avere intenzione di votare per Belotti». I «manentiani», verso il balottaggio, chiudono dicendo di ritenersi «liberi di valutare in piena coscienza e per il bene della nostra comunità il candidato più idoneo, in piena coerenza e rispetto nei confronti dei cittadini». 

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