Cultura

Vita e morte di un genio: Mirbeau racconta Balzac

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Dentro la vita e la morte di Honoré de Balzac: genio e sregolatezza, grande arte e passioni ribollenti, desideri tumultuosi e progetti infiniti. Ad accendere i riflettori sugli ultimi anni di vita e sulla morte del celebre autore dei romanzi della «Comédie humaine», con particolare attenzione al matrimonio con la nobildonna polacca Madame Hanska, è Octave Mirbeau con il volumetto La morte di Balzac . Mirbeau (1848-1917) - giornalista e scrittore noto soprattutto per il suo «Diario di una cameriera» - intendeva inserire questo testo in un suo romanzo uscito nel 1907, ma fu poi costretto a censurarlo per l'opposizione della figlia della Hanska. Lo scritto rimase inedito fino al 1989 ed è ora presentato in edizione italiana dall'editrice Skira (traduzione di Eileen Romano, 9 euro).

Grande ammiratore di Balzac, Mirbeau racconta dell'instancabile vitalismo dello scrittore, delle sue passioni, delle sue fallimentari iniziative economiche; poi si sofferma sul tormentato rapporto con la Hanska concluso con il matrimonio solo qualche mese prima di morire a 51 anni. Ed è la narrazione della morte a rendere il testo controverso: Mirbeau afferma di riportare la testimonianza dell'amante della Hanska, che sarebbe stato con lei in casa mentre il grande scrittore in un'altra stanza moriva in solitudine. Un racconto che sconfina nella finzione letteraria, ma che si legge con grande partecipazione.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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