Lumezzane, truffa del rilevatore del gas

Una signora di 92 anni che abita sola in una villetta a Gazzolo è stata vittima di una truffa
Quel pezzo di carta, in realtà, è un vero e proprio contratto vincolante all’acquisto di casalinghi, dal costo che può arrivare fino a svariate centinaia di euro - Foto © www.giornaledibrescia.it
Quel pezzo di carta, in realtà, è un vero e proprio contratto vincolante all’acquisto di casalinghi, dal costo che può arrivare fino a svariate centinaia di euro - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Una signora di 92 anni che abita sola in una villetta a Gazzolo è stata vittima di una truffa. Un uomo suona al campanello con telecamera. Solita scusa: «Sono un addetto al controllo del gas...».

La donna non ne vuole sapere, ma questi insiste a tal punto che alla fine l’anziana pensionata apre. Il furfante chiede d’ispezionare la casa, la cantina, finge di controllare i contatori e poi la sentenza: «Lei si deve munire di un apparecchio per rilevare le fughe di gas; è obbligatorio per legge...».

La donna, al momento, tergiversa e ribatte che se sarà proprio necessario si adatterà. Ineccepibile, ma l’imbroglione, lungi dal mollare la presa, estrae un foglio e chiede di firmarlo perché è il documento con cui certificare presso la sua azienda che le ha reso visita, ha ispezionato i locali e spiegato la necessità di munirsi del rilevatore. A questo punto la firma è calata su quello che un minuto dopo si rivela un vero e proprio contratto d’acquisto allorché il truffatore afferma, con noncuranza: «Allora le mando il rilevatore di gas nei prossimi giorni...». A nulla son valse le proteste della pensionata. Il guaio era fatto. Così chiama una delle due figlie che esamina a puntino il contratto nel quale l’apparecchio è dato a ben 240 euro. Fortunatamente il contratto ha la clausola di recessione e la truffa ritornerà al truffatore.

Egidio Bonomi

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