Valcamonica

Statale 42: «On the road» sulla superstrada lurida

Piazzole di sosta, banchine e terrapieni stanno soffocando tra cartacce, plastica, sacchi dell’immondizia.
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La strada è di tutti ma il bordo strada no, non se lo fila nessuno. E così, mentre frettolosi e distratti viaggiamo su e giù per la Valcamonica, la tanto amata superstrada è diventata una discarica. Piazzole di sosta, banchine e terrapieni, al di qua e al di là dei guard-rail, stanno soffocando nella plastica. E le primule spartiscono il loro habitat naturale con fioriture di cartacce e sacchi dell'immondizia sventrati.

Viaggio a piedi (e accompagnati da sonore strombazzate di clacson) per quasi sei chilometri lungo la statale 42, dallo svincolo che porta a Esine e Piancogno fino alla rotatoria di Bessimo, nei pressi del Centro commerciale Adamello: praticamente, un percorso a ostacoli tra oggetti smarriti e dimenticati e rifiuti gettati in corsa dai finestrini o gentilmente abbandonati in attesa che qualche camion della nettezza urbana si decida a portarlo via.

Sacchi dell'immondizia biodegradabili e non, secchi da cantiere riempiti di pioggia, paletti stradali divelti, un cacciavite, cd sputati da qualche autoradio, un copriruota griffato Citroen, la carcassa di un cane, due pneumatici squartati, un pupazzetto di peluche, guanti da lavoro. E una quantità sterminata di bottigliette di plastica, vetro, lattine, pacchetti di sigarette e fazzoletti di carta che, quando trovano la corrente d'aria giusta, dalla superstrada volano fin sulla pista ciclabile che costeggia la superstrada camuna per diversi chilometri. Un "assaggio" di questo pranzo indigesto a base di inciviltà e noncuranza, potete gustarlo anche alle rampe di accesso della ss42 a Esine (nei pressi del cavalcavia) e a Boario Terme (a fianco del passaggio pedonale vicino al Castellino). 

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