Adro: no a cemento e asfalto vicino al santuario

Un centinaio di persone ha sfilato ad Adro per protestare contro la nascita della nuova tangenzialina, troppo vicina al santuario.
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Hanno sfidato il gelo, la nebbia e il nevischio di Adro. Un centinaio di persone, in gran parte del paese, hanno raccolto l’invito del Comitato «1519» di Torbiato prendendo parte alla passeggiata di protesta per il «rispetto per il santuario della Madonna della Neve e per l’ambiente in Franciacorta, messi a repentaglio dal Pgt adrense che prevede una nuova tangenziale e la cosiddetta Città del vino a pochissima distanza dall’area sacra, in una zona oggi non edificata».

Non una vera e propria manifestazione, quindi. Niente musica, niente striscioni, cartelli e bandiere. Solo una piccola cassetta, portata al collo dall’ambientalista adrense Michele Parzani, dove sono state raccolte le offerte per consentire l’accesso alla mensa di quei bambini delle scuole di Adro in difficoltà con i pagamenti delle rette.

Il corteo, partito attorno alle 14.30 ha voluto toccare come prima tappa proprio il santuario: poi la marcia è ripresa, ha attraversato l’abitato di Adro e si è conclusa sotto palazzo Bargnani Dandolo, sede del Comune.

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