Multe dal Comune, ma la strada è della Provincia
Il rettilineo sulla Sp45, a Manerbio, verso Brescia, è dolce e onestamente invoglia a mantenere la velocità di crociera con il tachimetro che sfiora i 90 km all'ora. Poi dal chilometro 28,750, per soli 450 metri circa, il limite passa a 50 all'ora. Puntuale al chilometro 28,950 la sagoma del veicolo della Polizia Locale di Manerbio che presidia il treppiede del rilevatore. Un agguato? No, perché la posizione della rilevazione è segnalata a tutti gli effetti dai cartelli segnalatori posti ad un chilometro di distanza.
Come dire: ad automobilista avvisato... Eppure un problema questa postazione sembra riservarlo.
Già, perché la Sp45 è una strada di competenza provinciale, dunque l'ente che deve stabilirne i limiti - con provvedimenti adeguati - è il Broletto, attraverso gli uffici preposti. Ma perché, allora, il cartello del divieto di sorpasso riporta gli estremi della Provincia e il provvedimento, mentre quello sovrastante del limite dei 50 non solo non cita il provvedimento, ma appartiene al Comune di Manerbio? Non abbiamo ottenuto risposte dal Comune e ci siamo rivolti alla Provincia. Ne è emerso che i cartelli con la dicitura «Provincia di Brescia» sono stati forniti dal cantoniere provinciale, ma su tutti mancano gli estremi dell'ordinanza istitutiva del limite dei 50 Km/h e «non si tratterebbe di semplice irregolarità perché mancherebbe proprio il provvedimento».
Al riguardo in Provincia la questione è già stata sollevata. Dopo una prima lettera di protesta pubblicata dal nostro giornale di un lettore multato, il Comando di Polizia Provinciale ha scritto al dirigente del settore strade «per conoscere se il limite di velocità di 50 Km/h sulla Sp45 è stato imposto dal Comune di Manerbio e, in caso positivo, se lo stesso Comune fosse competente in base alle caratteristiche di quel tratto di strada». Chiedendo inoltre «di far avere una copia della deliberazione di centro abitato effettuata dal Comune di Manerbio».
Richiesta a cui segue una seconda recente in cui il comando spiega come «dagli accertamenti esperiti, trattandosi di tratto di strada provinciale al di fuori di centro abitato, il limite imposto ha la necessità di essere coperto da un'ordinanza dell'ente proprietario della strada, altrimenti è da ritenersi illegittimo, così come diverrebbero illegittimi gli accertamenti di violazione della velocità da parte della polizia locale di Manerbio».
Ma dal Comando di Polizia Provinciale emerge anche come «di tale ordinanza non vi è traccia», constatazione seguita dal fatto che in un caso (quello fotografato), il segnale del limite dei 50 chilometri orari «risulta addirittura essere stato installato dal Comune di Manerbio e non dalla Provincia».
«Ciò premesso - continua la comunicazione interna - qualora tali segnali dovessero risultare abusivi, suggerirei di rimuoverli o di coprirli in attesa dell'adozione della prescritta ordinanza di istituzione del limite. Che per le caratteristiche della strada non dovrebbe essere inferiore ai 70 km all'ora», tema su cui i lavori Pubblici ora stanno deliberando.
Che altro aggiungere? Ça va sans dire. Fermo restando che ora sarà facile aspettarsi i probabili ricorsi di chi è stato multato dalla Locale manerbiese.
Roberto Manieri
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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