Adro, la lettera del sindaco: «Disposti a razionalizzare i simboli»
Non già di eliminazione totale. Ma di «razionalizzazione dei simboli». Di questo parla la lettera inviata dal sindaco di Adro, Oscar Lancini, al dirigente dell'Ufficio scolastico regionale, Giuseppe Colosio, in risposta alla sollecitazione alla rimozione dei soli padani che lo stesso dirigente gli aveva inoltrato per conto del ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini.
La disponibilità espressa dal primo cittadino adrense, dunque, guarda più che alla sparizione in toto del simbolo dal polo scolastico Gianfranco Miglio a una riduzione del numero dei soli, allo stato circa 700. Lancini scrive che, visto il timore che il simbolo, a suo dire proprio della tradizione locale sia ricondotto a un partito politico, «siamo disponibili a concordare la razionalizzazione della sua presenza, come già discusso col prefetto di Brescia».
E pone poi la questione economica, che suona come una vera e propria condizione: la rimozione dei simboli «dovrà essere a completo carico del Ministero per l'Istruzione», dal momento che le casse comunali «hanno già sostenuto un esborso senza precedenti per la realizzazione del polo».
Il ministro Gelmini però assicura che la fine dell'annosa vicenda è vicina: «La stiamo chiudendo, dovremmo esserci quasi. Il sindaco ha dato la disponibilità, ma ora i soli vanno tolti, e velocemente. Stiamo lavorando perché questo avvenga al più presto».
La questione dei costi sembra dunque diventata quella di maggiore rilevanza. Non è estranea a tutto ciò la visita del dirigente provinciale Maria Rosa Raimondi, che, di ritorno dalla Valle Camonica, si è fermata ad Adro dove ha incontrato il dirigente del polo scolastico, Gianluigi Cadei. Nei giorni scorsi si è anche parlato di una possibile ispezione ministeriale.
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