Un altro immigrato scende dalla gru

Un altro immigrato è sceso dalla gru. Venerdì mattina intorno alle 10 uno dei cinque manifestanti, Papa, il ragazzo senegalese, ha deciso di abbandonare la protesta. E' stato portato via a bordo di una macchina della Digos, in Questura è stato precisato che non sarà arrestato. Mentre sono andati a vuoto diversi tentativi di mediazione per far scendere Rachid, c'è l'appello dell'indiano Kuldip Singh, il primo ad abbandonare la gru, per far cessare la protesta: "Scendete, farà sempre più freddo".
AA

Un altro immigrato è sceso dalla gru. Venerdì mattina intorno alle 10 uno dei cinque manifestanti, Papa, il ragazzo senegalese, ha deciso di abbandonare la protesta. E' stato portato via a bordo di una macchina della Digos in compagnia del papà Diaw e del segretario della Cisl Renato Zaltieri; in Questura è stato precisato che non sarà arrestato. Mentre sono andati a vuoto diversi tentativi di mediazione per far scendere Rachid, c'è l'appello dell'indiano Kuldip Singh, il primo ad abbandonare la gru, per far cessare la protesta: "Scendete, farà sempre più freddo".

Il senegalese sceso venerdì mattina, che una volta toccato il suolo si è inginocchiato davanti alla gru, non sarà arrestato. Questo quanto emerso durante una conferenza stampa tenuta in questura a Brescia, dove si è precisato che la sua posizione, a differenza di quella dell’immigrato indiano sceso per primo, è al vaglio. La sua richiesta d’emersione dal sommerso  è ancora in itinere. La stessa posizione, è stato spiegato, è anche quella dell’immigrato marocchino che si trova sulla gru. Oltre a
quest’ultimo vi sono poi due pachistani e un egiziano, in merito ai quali nulla è stato precisato.

"Il nostro intento è quello di capire nei dettagli tutti i contorni della vicenda che ha indotto i sei immigrati a salire sulla gru - ha detto il questore Vincenzo Montemagno - anche per stabilire se ci sono responsabilità di altre persone. Soprattutto vogliamo capire se qualcuno li ha spinti a farlo, dal momento che quanto messo in atto comporta risvolti civili, penali e amministrativi".

Un appello ai compagni affinchè cessino la protesta è stato fatto dall'indiano Kuldip Singh, il primo ad abbandonare la gru, presente in Questura. "Scendete, farà sempre più freddo" ha detto. Poco prima, accompagnato dal connazionale che l’aveva atteso sotto la gru, aveva inoltre affermato: "Ho sbagliato una volta a non rispettare la legge, non lo farò più".

Il questore di Brescia, Vincenzo Montemagno, è poi intervenuto sulle critiche alla gestione dell’ordine pubblico in occasione dello sgombero avvenuto lunedì. "Ho letto sulle stampa i vari attacchi rivolti all’operato della polizia in occasione dello sgombero. Ci tengo a precisare che i funzionari deputati hanno esplicitamente eseguito le direttive impartite da me".

Nei giorni successivi allo sgombero, in particolare, oltre alle critiche nei confronti della polizia sono apparse, in internet, minacce al vice questore vicario di Brescia, Emanuele Ricifari, che lunedì scorso ha ordinato le cariche. Le minacce sono state rivolte tanto a lui quanto ai suoi familiari.

Intanto giovedì sera i cinque immigrati che dal 30 ottobre chiedono il riconoscimento di un permesso di soggiorno sono stati su RaiDue al centro della trasmissione «Anno Zero» di Michele Santoro. E assieme a loro hanno avuto spazio i volti e le voci bresciane che da settimane intervengono sulla vicenda.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia